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Immagine del redattoreMarco O. Avvisati

INAUGURA IL 12 APRILE LA GRANDE MOSTRA DEL MAGO DAVID LACHAPPELE A VENEZIA


David LaChapelle Studio, Self Portrait as House - Venezia - iamcontemporaryart.com

David LaChapelle Studio, Self Portrait as House, 2013 | © David LaChapelle


DAVID LACHAPELLE. LOST+FOUND

Casa dei Tre Oci

Fondamenta delle Zitelle, 43

Isola della Giudecca 30133 Venezia

Dal 12 Aprile 2017 al 10 Settembre 2017


Casa dei Tre Oci di Venezia si appresta ad accogliere, dal 12 aprile al 10 settembre 2017, l’universo surreale, barocco e pop di David LaChapelle, uno dei più importanti e dissacranti fotografi contemporanei. L’esposizione, curata da Reiner Opoku e Denis Curti, organizzata da Fondazione di Venezia e Civita Tre Venezie, presenterà oltre 100 immagini che ripercorrono la carriera dell’artista statunitense, dai primi progetti in bianco e nero degli anni novanta fino ai lavori, solo a colori, più recenti, opere divenute in gran parte iconiche e che gli hanno garantito un riconoscimento internazionale da parte di critica e pubblico. Come grande novità, la rassegna, prima monografica di LaChapelle a Venezia, propone l’anteprima mondiale di New World, una nuova serie realizzata negli ultimi 4 anni. Sono 18 fotografie che segnano il ritorno alla figura umana e che ruotano attorno a temi come il paradiso e le rappresentazioni della gioia, della natura, dell’anima.

David LaChapelle, News of Joy, 2017 - Venezia - iamcontemporaryart.com

David LaChapelle, News of Joy, 2017 | © David LaChapelle

Osservando il percorso compiuto da LaChapelle negli ultimi 30 anni, si scopre come la sua fotografia si nutra da una parte del rapporto privilegiato con le riviste e la pubblicità, dove le icone della moda e dello star system agiscono come materia grezza per l’ispirazione, dall’altra parte della pratica creativa di esprimere la propria visione del mondo per immagini, influenzata senza dubbio dalla generazione di giovani artisti a lui coetanei, formata da Andy Warhol.

David LaChapelle Studio, Land Scape: Kings Dominion, 2013 - Venezia - iamcontemporaryart.com

David LaChapelle Studio, Land Scape: Kings Dominion, 2013 | © David LaChapelle

“Dalle viscere più profonde del complesso sistema della comunicazione, dell’advertising e dello star system - afferma Denis Curti - LaChapelle inizia a considerare l’”icona” il seme vero di uno stile che si fa ricerca e contenuto; nella Pop Art, trova l’ispirazione per riflettere sull’infinita riproducibilità dell’immagine; nel fashion e nel merchandising l’eccesso di realismo e mercificazione che, appunto, si converte in sogno”. Il percorso espositivo prende avvio dagli anni novanta, quando Andy Warhol gli offre il suo primo incarico professionale fotografico per la rivista Interview. È in quel periodo che LaChapelle riflette sulle possibilità comunicative e divulgative dell’editoria, incredibilmente legate alla Pop Art.

David LaChapelle Studio, Aristocracy Two, 2014 - Venezia - iamcontemporaryart.com

David LaChapelle Studio, Aristocracy Two, 2014 | © David LaChapelle

Le sue fotografie denunciano le ossessioni contemporanee, il rapporto con il piacere, col benessere, con il superfluo e con una sfrenata esigenza di apparire. Il tutto ammantato da colori elettrici e superfici laccate, e caratterizzato dalla presenza ricorrente di un nudo sfacciato e aggressivo. I soggetti sono le celebrità, da Michael Jackson a Hillary Clinton, da Muhammad Ali a Jeff Koons, da Madonna a Uma Thurman, da Andy Warhol a David Bowie, le cui immagini sono utilizzate come merce prodotta in serie, consapevolmente sacrificata sull’altare del sistema fondato sull’icona.

David LaChapelle Studio, Once in the Garden (1), 2014 - Venezia - iamcontemporaryart.com

David LaChapelle Studio, Once in the Garden (1), 2014 | © David LaChapelle

Il punto di svolta che segna il passaggio a una nuova fase della sua ricerca della sua evoluzione artistica è il viaggio a Roma del 2006. È in quest’occasione che, visitando la Cappella Sistina, rimane folgorato dagli affreschi di Michelangelo e dai fasti del potere religioso, che lo condussero ad abbracciare la monumentalità e la grandiosità del Rinascimento italiano. Proprio il Diluvio Universale di Michelangelo gli suggerì la creazione di The Deluge (Il Diluvio), in cui i rimandi al capolavoro michelangiolesco si mescolano ai marchi della società consumistica e alla bellezza ostentata dei corpi nudi. La mostra prosegue con After the Deluge, fotografie che mostrano una realtà in cui tutti gli oggetti e i simboli del mondo attuale vengono sommersi e Awakened, in cui ritrae persone immerse in acqua in uno stato embrionale: una sorta di resurrezione dopo il diluvio.

- Venezia - iamcontemporaryart.com

La mostra

Dopo il 2006 LaChapelle inizia a lavorare per serie fotografiche. Benché nascano autonomamente, ciascuna di esse si lega all’altra con una evidente coerenza, in un sottile equilibrio tra sacro e sacrilego, alternando soggetti differenti sul tema condiviso della Vanitas. Infatti, se in Earth Laughs in Flowers questo motivo è trattato attraverso la bellezza dei fiori appassiti, in Still Life viene rappresentato da una serie di statue di cera distrutte dai vandali che riproducono le sembianze di alcune stelle hollywoodiane.

The First Supper, 2017©David LaChapelle - Venezia - iamcontemporaryart.com

The First Supper, 2017 © David LaChapelle

Nel corso della sua carriera, l’artista statunitense non ha certo trascurato il confronto con la fotografia di paesaggio, che diventa un suo ambito artistico a partire dal 2013. A Venezia saranno esposte alcune fotografie appartenenti al ciclo Gas Station and Land Scape, nelle quali ricostruisce modelli di impianti petroliferi e stazioni di rifornimento in scala, attraverso materiali riciclati, come cartoni delle uova, schede madri per computer, bigodini, cannucce e altro. Negli allestimenti più elaborati LaChapelle ha fotografato questi piccoli plastici nella foresta pluviale di Maui, nel deserto e lungo la costa californiana. È proprio per queste sue oniriche raffigurazioni della realtà, che la critica lo ha definito “Il Fellini della Fotografia”.

- Venezia - iamcontemporaryart.com

La Cappelle

La serie inedita di New World segna il ritorno di LaChapelle alla figura umana. Il progetto, che verrà presentato in anteprima a Venezia, ha richiesto 4 anni di lavoro. I temi centrali sono il paradiso e le rappresentazioni della gioia, della natura, dell’anima, cercando la modalità per fotografarle in natura. In questo, LaChapelle dichiara di essere stato ispirato da Odilon Redon, pittore francese di fine ‘800 - inizio ‘900, visto al Musée d’Orsay, William Blake, e, ancora una volta, Michelangelo e Michael Jackson. Altra fonte d’ispirazione, la musica di Pharell Williams e in particolare, la sua canzone “Happy”. Con queste fotografie LaChapelle si pone come fine quello di riflettere su questioni metafisiche come il viaggio dell’anima dopo la morte, la gioia e le rappresentazioni del paradiso.

Gas am pm, 2012 - Venezia - iamcontemporaryart.com

Gas am pm, 2012 © David LaChapelle

Lunedì 10 aprile si svolgerà in anteprima un incontro con David LaChapelle presso l’Aula Magna Tolentini (Iuav di Venezia, S. Croce 191), organizzato dalla Fondazione di Venezia e l’Università Iuav.



VADEMECUM:


DAVID LACHAPELLE. LOST+FOUND Casa dei Tre Oci Fondamenta delle Zitelle, 43 Isola della Giudecca 30133 Venezia Dal 12 Aprile 2017 al 10 Settembre 2017

BIGLIETTO: Intero 12 € | Ridotto 10 € (studenti under 26, over 65, titolari di apposite convenzioni), gruppi superiori alle 15 persone) 8 € | Ridotto famiglia (2 adulti + 2 under 14) 24 € | Scuole 5 € | Gratuito: bambini fino ai 6 anni, un accompagnatore per ogni gruppo, disabili e accompagnatore, due insegnanti accompagnatori per classe, giornalisti con tessera, guide turistiche INFO: Tel.: +39 041 2412332 - E-mail: info@treoci.org - Web. http://www.treoci.org/



MAPPA:


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