Centrale per il lavoro di Mat Collishaw sono i temi dell'illusione e del desiderio, che egli usa per attirarci in un'arena in cui le convenzioni di ogni giorno sono messe in discussione. Parte essenziale del lavoro di Collishaw è l'interazione del pubblico; le sue opere, piu che per altri artisti, non hanno senso se non nel momento di contatto con il pubblico e questo contatto è assolutamente personale, singolo, mai colletivo.  La prestidigitazione tecnologica alla base delle sue opere è sempre leggermente trasparente, rendendo gli spettatori consapevoli della propria complicità nell'essere ingannati.

 

Un incontro, un dialogo tra opere e pubblico che l'artista pone sempre su di un confine sottile ed interrogtivo che lo avvolge in un mondo crepuscolare in bilico tra il seducente e rivoltante, il familiare e lo scioccante, il poetico ed il morboso. Con un linguaggio visivo che abbraccia diversi media, Collishaw attiva meccanismi che sfiornao l'ipnotico che ci attira ed al tempo stesso respingiamo; una attrazione e repulsione contemporanea che non è innescata da ciò che vediamo, ma dalla nostra risposta innata ad esso.

 

Il lavoro di Collishaw è uno specchio; siamo abituati a considerare lo specchio come rivelatore, e per questo siamo porati ad entrarci, eppure questo rivela tutto, anche ciò che noi nascondiamo a noi stessi, e ci sorprende rivelandolo. Collishaw è interessato all'effetto dell'immagine sul piano subliminale e lo esplora profondamente rappresentando il vile come desiderabile, l'invitante come ripugnante.

 

 

 

           Marco O. Avvisati