top of page
  • Immagine del redattoreMarco O. Avvisati

IL VIDEO PRIVATO DI FRIDA KHALO E DIEGO RIVERA ED UNA SUA APPASSIONATA LETTERA D'AMORE



Queste le bellissime e rare immagini video di Frida Kahlo e Diego Rivera, a Casa Azul, a Coyoacán, quartiere di Città del Messico. Casa Azul è la dimora dove Frida visse fin da piccola e dove si trasferì nuovamente insieme al grande amore della sua vita.


La storia d'amore fra Frida Kahlo e Diego Rivera è sicuramente una delle più belle e tormentate che la storia ricordi. Entrambi pittori ed artisti tout court, si innamorano perdutamente. Frida accetta di sposarlo pur sapendo dei tradimenti ai quali sarebbe andata incontro. Uno di questi (quello di Rivera con la sorella di Frida) è talmente insopportabile da costringerla a chiedere il divorzio. Era il 1939.

Solo un anno ci volle perché i due tornassero di nuovo a condividere le loro esistenze: Diego tornò da lei perché non aveva mai smesso di amarla e si risposarono a San Francisco nel 1940. Nonostante questo ripensamento Frida rimase sempre pesantemente delusa dall'infedeltà del coniuge, forse anche a causa di questo o forse a causa della sua complessa personalità ebbe moltissimi amanti, uomini e donne, fra i quali il rivoluzionario russo Lev Trockij e il poeta André Breton e probabilmente Tina Modotti, militante comunista e fotografa nel Messico degli anni Venti.


Dell'amore eterno per Diego Rivera, con il quale rimarrà fino alla morte di lei avvenuta nel 1954, rimangono tuttavia parole dolcissime. In una delle lettere scritte dalla pittrice e mai spedita, Frida Kahlo mette in campo tutta la potenza e la profondità del suo affetto, scrivendo un testo che è, senza dubbio, uno degli esempi più belli di un amore ardente e controverso. Vi riproponiamo il testo integralmente.

"La mia notte è senza luna. La mia notte ha grandi occhi che guardano fissi una luce grigia che filtra dalle finestre. La mia notte piange e il cuscino diventa umido e freddo. La mia notte è lunga e sembra tesa verso una fine incerta. La mia notte mi precipita nella tua assenza. Ti cerco, cerco il tuo corpo immenso vicino al mio, il tuo respiro, il tuo odore. La mia notte mi risponde: vuoto; la mia notte mi dà freddo e solitudine. Cerco un punto di contatto: la tua pelle. Dove sei? Dove sei? Mi giro da tutte le parti, il cuscino umido, la mia guancia vi si appiccica, i capelli bagnati contro le tempie. Non è possibile che tu non sia qui. La mie mente vaga, i miei pensieri vanno, vengono e si affollano, il mio corpo non può comprendere. Il mio corpo ti vorrebbe. Il mio corpo, quest’area mutilata, vorrebbe per un attimo dimenticarsi nel tuo calore, il mio corpo reclama qualche ora di serenità. La mia notte è un cuore ridotto a uno straccio.

La mia notte sa che mi piacerebbe guardarti, seguire con le mani ogni curva del tuo corpo, riconoscere il tuo viso e accarezzarlo. La mia notte mi soffoca per la tua mancanza. La mia notte palpita d’amore, quello che cerco di arginare ma che palpita nella penombra, in ogni mia fibra. La mia notte vorrebbe chiamarti ma non ha voce. Eppure vorrebbe chiamarti e trovarti e stringersi a te per un attimo e dimenticare questo tempo che massacra. Il mio corpo non può comprendere. Ha bisogno di te quanto me, può darsi che in fondo, io e il mio corpo, formiamo un tutt’uno. Il mio corpo ha bisogno di te, spesso mi hai quasi guarita. La mia notte si scava fino a non sentire più la carne e il sentimento diventa più forte, più acuto, privo della sostanza materiale. La mia notte mi brucia d’amore”.


Frida

73 visualizzazioni0 commenti

IAM Contemporary art è una iniziativa curata e prodotta dalla associazione MADE Artis Comunicatio che ne detiene tutti i diritti

www.madeartis.org

bottom of page