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  • Immagine del redattoreMarco O. Avvisati

A SPASSO IN ARTEFIERA, ECCO QUEL CHE CI É PIACIUTO.



Due padiglioni, non di più, se si esclude la libreria d’arte all’ingresso, nominata «Printville». I padiglioni sono il 25 e il 26 e ogni galleria è allestita come un piccolo museo. Si è inaugurata Arte Fiera 2017 diretta da Angela Vettese: nuovi linguaggi e voglia di rianimare il mercato dell’arte. Lo spazio è soprattutto per la contemporanea anche se gli affari milionari si fanno nelle gallerie più orientate al moderno: come la Mazzoleni che propone una Fontana tutto rosa a 4 milioni o la Tornabuoni con un intenso «Sacco» di Burri a 3 milioni di euro. Sono tra le gallerie con i pezzi più «importanti». Altre cifre, (le più alte a centinaia di migliaia di euro) ma suggestioni curiose nel resto del percorso.


Ecco allora i pannelli dai colori cangianti e le trasparenze di Brian Eno (pail Stolper Gallery) al «Nome della rosa» — sì il romanzo di Umberto Eco — interamente riscritto in miniatura da Mario Fallini proposto da Lara e Rino Costa. Giuseppe Santomaso con le sue ampie pennellate colora la Poliart mentre in piumaggi in stoffa di Abdoulaye Konatè fanno risplendere il piccolo e prezioso angolo dedicato all’Africa della Primo Marella, galleria che guarda per tradizione ai Paesi emergenti. E poi si vedono geometrie in pvc, il cardinale in bronzo di Manzù, un organo a canne animato da un aerosol, alberi di sacchi di cotone, abiti in freezer e tunnel di neon e specchi in cui immergersi e perdersi immaginando l’infinito di Paolo Scirpa (Rossovermiglioarte).


L’artista Paola Pezzi con i suoi oggetti di uso quotidiano (cannucce, matite, guanti e feltri) trasformati in forme armoniose compare in più stand. Alla Continiartuk incontriamo Omar Hassan, eclettico 29 enne che prende letteralmente a pugni la tela con macchie di colori o inventa condomini di tappi colorati che sono un profondo messaggio di pace. La sezione fotografia , infine, è molto anticonvenzionale, tra i paesaggi-collage di Nicolò Quirico e gli ambienti svuotati o ricreati di Silvia Camporesi.


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