E' al via la nuova edizione di Art City Bologna, il programma di mostre, eventi ed incontri che affianca ArteFiera con il proposito di offrire nuove opportunità di scoperta del patrimonio artistico cittadino attraverso la contaminazione con il contemporaneo. 55 gli appuntamenti ufficiali in agenda a cui se ne aggiungono altri non meno interessanti, anzi, che spesso rappresentano una vera occasione unica. E dato che vedere tutto non sarebbe fisicamente possibile, abbiamo pensato di selezionarne alcune che, secondo noi, meriterebbero la vostra attenzione.
Iniziamo con il segnalarvi "Hyperplanes of Symultaneity" a Plazzo Bevilacqua Ariosti di Via d'Azeglio; è un progetto multimediale di Fabio Giampietro, realizzato in collaborazione con il visual designer Alessio De Vecchi, e presentato in anteprima nel 2016 presso la Sala degli Arazzi di Palazzo Reale di Milano. Le iperboliche e vertiginose vedute aeree di futuristiche città, immaginate da Fabio Giampietro, vengono qui amplificate percettivamente tramite la complessità di un progetto multimediale che vede l’accostamento della tradizionale tecnica pittorica alla più innovativa metodologia di realtà virtuale.
Emilio Rojas, è invece per la prima volta in Italia alla Gallleriapiù 27 al 29 gennaio ospita, nei suoi spazi di via del porto 48 a/b la personale The Lions Teeth and/or The World Was Once Flat: un’installazione multi-media che comprende animazioni in stop motion, video, performance, scultura, fotografia, testo e disegni, sviluppata nell’arco di due anni. Rojas esplora la relazione tra l’artista e il suo pubblico, attraverso l’interazione e lo scambio di ruoli. La relazione intrinseca con il corpo è spesso il soggeto e il mezzo che usa nei suoi interventi per esplorare i limiti fisici e mentali del suo essere e rivalutare, così, i canoni di bellezza, identità, attivismo, genere e sessualità. Al centro del lavoro c’è lo studio metaforico del dente di leone (tarassaco) come specie infestante. La ricerca è iniziata con la raccolta di 15.000 denti di leone; più di mezzo milione di semi che diventano materia prima per indagare le implicazioni storiche del colonialismo attraverso la botanica.
All’ex Atelier Corradi, in via Rizzoli 7, progettato all’inizio degli anni Cinquanta dall’architetto Enrico De Angeli e oggi tutelati dal Ministero Beni Culturali, il 27 gennaio inaugura L’instabilitá degli oggetti. Curata da Pietro Gaglianò, il percorso espositivo, composta da installazioni di piccolo formato, video e immagini fotografiche, apre ad una riflessione sugli oggetti, rivisitando la loro funzione, il portato simbolico di cui sono investiti nella società dei consumi e la loro centralità nella cultura visiva dell’ultimo secolo. In mostra opere di Bruno Baltzer e Leonora Bisagno, Emanuele Becheri, Luca Capuano, Daniele D’Acquisto, Davide D’Elia, Serena Fineschi, Laura Pugno, Alessandro Valeri
Murakami Takashi, il più grande artista contemporaneo giapponese, sarà in mostra a Bologna, in Galleria Cavour, con un allestimento intitolato 'KIRAKIRÀ: lo scintillante mondo di Murakami Takashi', ricco di 40 opere, curato da Alessia Marchi, e, in esclusiva, nella boutique Louis Vuitton una selezione di originali provenienti dalla Collezione del Patrimonio della Maison, creati dall’artista nel 2003, quando realizzò per la maison francese i cartoni animati Superflat Monogram, e nel 2009 il sequel Superflat First Love. Quella tra Murakami e Louis Vuitton è una delle collaborazioni più durature che la Maison abbia mai intrattenuto con un artista, dal 2003 al 2009, che ha dato vita a collezioni come il Monogram Multicolor (2003), Monogram Cherry Blossom (2003), Monogram Cerises (2005), Monogram Hands (2007), Monogramouflage (2008) e Cosmic Blossom (2009). La mostra, visitabile dal 25 gennaio al 25 febbraio, è organizzata da Contemporary Concept e Galleria Cavour Glam; rientra nell’ambito delle celebrazioni ufficiali del 150° Anniversario delle relazioni tra Giappone e Italia, oltre che nella programmazione degli eventi culturali della Manifestazione Nipponica 2016; si avvale del Patrocinio del Consolato Generale del Giappone a Milano.
l’IBC-Istituto per i beni culturali della Regione Emilia Romagna ha promosso un progetto di valorizzazione di una delle opere più signi cative appartenenti alla Raccolta d’arte della Regione: i due grandi arazzi realizzati da Alberto Burri nel 1986 per una delle torri del Fiera district di Kenzo Tange. Dopo il recente intervento di pulitura, concluso lo scorso dicembre, i due monumentali manufatti vengono oggi così ripresentati al pubblico restituiti alla originale brillantezza dei colori. Oltre ai due arazzi, peraltro, saranno visibili anche i bozzetti preparatori, normalmente conservati alla Galleria comunale d’arte moderna e contemporanea Villa Franceschi di Riccione, e esposti eccezionalmente a Bologna per l’evento. Le opere saranno in mostra dal 25 al 30 gennaio nell’Atrio della Giunta regionale in Viale Aldo Moro 52.
Alla Fondazione del Monte di via delle donzelle 2 diciannove artisti a confronto con la fotografia dipinta, una mostra che traccia un percorso e definisce una possibile convivenza creativa tra pittura e fotografia e che non è solo una esposizione ma una riflessione vera e propria sul rapporto tra i due “dispositivi” e le sue possibili trasformazioni nel tempo.
Gli artisti protagonisti di Oltreprima sono Helena Almeida, John Baldessari, Luca Bertolo, Giuseppe De Mattia, Flavio Favelli, Franco Guerzoni, Marcello Jori, Ketty La Rocca, Piero Manai, Shirin Neshat, Luigi Ontani, Federico Pietrella, Arnulf Rainer, Gerhard Richter, Marco Samorè, Mario Schifano, Alessandra Spranzi e Ida Tursic&Wilfried Mille.
La mostra, organizzata dalla Fondazione del Monte in collaborazione con Photology e curata da Maura Pozzati e Fabiola Naldi.
L’inaugurazione, in programma sabato 21 gennaio alle ore 18.00, precede l’apertura ufficiale della mostra, visitabile dal 22 gennaio al 15 aprile 2017, con ingresso libero dal lunedì al sabato dalle 10.00 alle 19.00.
Aperture straordinarie in occasione di ART CITY Bologna sabato 28 gennaio dalle 10.00 alle 24.00 e domenica 29 gennaio dalle 10.00 alle 19.00.
Torna, in occasione della quarantunesima edizione di Arte Fiera, il percorso di visioni programmate dalla Cineteca per indagare le feconde intersezioni tra cinema e arte. In Art City Cinema, questo il nome della rassegna, confluiscono ritratti d’autore, di fiction e non, documentari sull’arte preistorica e su quella contemporanea, sulla fotografia e sulla sperimentazione televisiva e un programma sulla videoarte.
Quest’anno la vera regina della rassegna sarà Marina Abramovic. Alla performer e artista montenegrina è dedicata infatti la notte bianca di sabato 28 gennaio con la proiezione a mezzanotte del bellissimo documentario di Marco Del Fiol The Space in Between: Marina Abramovic and Brazil e i video City of Angels e Terra degli Dea Madre nati dalla collaborazione con l’artista tedesco ed ex amore Ulay.
Solo Figli, invece, è una mostra collettiva che indaga la dimensione oggettuale della scultura di piccolo formato, in stretta relazione con lo spazio che la ospita, il Padiglione de l’Esprit Nouveau di Bologna. All’interno di questo edificio straordinario, progettato da Le Corbusier in occasione dell’Exposition International des Arts Décoratifs di Parigi del 1925 e ricostruito nel 1977 di fronte all’ingresso principale di Bologna Fiere. La mostra collettiva a cura di Sergia Avveduti e Irene Guzman presenta piccole sculture di: Salvatore Arancio, Sergia Avveduti, Simone Berti, Davide Bertocchi, Sergio Breviario, Jacopo Candotti, Gianni Caravaggio, Francesco Carone, David Casini, Alice Cattaneo, T-yong Chung, Cuoghi Corsello, Michael Fliri, Luca Francesconi, Giovanni Kronenberg, Stefano Mandracchia, Eva Marisaldi, Nicola Melinelli, Maria Morganti, Luca Pancrazzi, Alessandro Pessoli, Marta Pierobon, Andrea Renzini, Andrea Sala, Marco Samorè, Lorenzo Scotto di Luzio, Namsal Siedlecki, Vincenzo Simone, Natalia Trejbalova, Luca Trevisani, Marcella Vanzo, Serena Vestrucci, Italo Zuffi.
A Irma Blank è, invece, dedicata Life Line, la mostra organizzata dalla Galleria P420 in cui sarà esposta la serie dei Radical Writings (dai primi anni ’80 no agli anni ’90) con cui Blank rende ancora più astratto il suo segno rispetto ai cicli precedenti e più chiaro il rapporto che questo intrattiene con il tempo.
Il 27 gennaio 2017 inaugurerà a Bologna la prima edizione di Closer – Dentro il Reportage: un evento unico nel suo genere dedicato alla fotografia in occasione di Art City White Night ospitato nello spazio espositivo di QR Photogallery all’interno dell’ex-Ospedale Psichiatrico F. Roncati. L’iniziativa è promossa dalle associazioni Witness Journal e Terzo Tropico. Il programma prevede tre giorni di incontri, workshop e letture portfolio, e una mostra fotografica collettiva dove saranno esposti i lavori dei cinque fotografi selezionati attraverso una open call internazionale e un lavoro tra quelli pubblicati nel 2016 dalla rivista Witness Journal. L’obiettivo del progetto è quello di creare un appuntamento a cadenza annuale che promuova il talento di nuovi e promettenti autori che producono lavori di fotografia documentaria e di fotogiornalismo.
Ed in fine ci piace segnalare il Grand Tour Contemporaneo, la Galleria Enrico Astuni, celebra l’opera di Aldo Mondino, proponendo una selezione di lavori che copre un arco temporale compreso tra la metà degli Anni Sessanta e il 2001, articola dunque attraverso i momenti più importanti della ricerca dell’artista, dalle opere realizzate su fogli quadrettati, alle pitture su linoleum e le sperimentazioni col bronzo, il vetro, la ceramica e il mosaico.