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  • Immagine del redattoreMarco O. Avvisati

CAPODANNO A PARIGI: SEI MOSTRE DA NON PERDERE NELLA CAPITALE FRANCESE



Parigi: una città unica, ricca e viva che durante le feste di fine d'anno si veste d'arte e di cultura oltre che delle tradizionali luminarie e mercatini tutte da vivere con una selezione qualitativa tra le piu importanti al mondo che spaziano quest'anno dall'earte classica, alla moderna fino al contemporaneo. Parigi è una città in continuo movimento, sempre protagonista della scena culturale europea ospitando innumerevoli ed entusiasmanti eventi, durante tutto il corso dell'anno e per tutti i gusti! Consulta la nostra guida ai principali eventi della capitale francese e arricchisci la tua esperienza a Parigi con momenti di cultura da non perdere. Ecco i nostri consigli



"Magritte. La trahison des images" al CENTRE POMPIDOU DI PARIGI DAL 21 SETTEMBRE 2016 AL 23 GENNAIO 2017



L'esposizione "Magritte. La trahison des images" (Il tradimento delle Immagini) propone un approccio inedito all'opera dell'artista belga René Magritte, riunendone le opere più emblematiche, provenienti da importanti collezioni pubbliche e private, come anche da altre meno conosciute. Un centinaio di opere, di disegni, di documenti di archivio, sono riuniti per offrire al pubblico una lettura rinnovata di una delle figure magistrali dell'arte moderna, un approccio questo, che s'inscrive nella linea di monografie che il Centre Pompidou ha consacrato alle maggiori figure dell'arte del XX secolo: « Edward Munch. L’œil moderne », « Matisse. Paires et séries » e « Marcel Duchamp. La peinture, même ».

L’esposizione esplora in particolare l'interesse del pittore per la filosofia, che culminò nel 1973, con Ceci n’est pas une pipe che pubblica Michel Foucault, frutto dei suoi scambi con l'artista.

Per maggiori informazioni visitare il sito ufficiale: www.centrepompidou.fr


"The Age of Anxiety" al MUSEO DELL'ORANGERIE DAL 12 OTTOBRE 2016 AL 30 GENNAIO 2017

"The Age of Anxiety" è una nuova interessante esposizione temporanea che sarà possibile visitare al Museo dell'Orangerie di Parigi, dal 12 ottobre 2017 fino al 30 gennaio 2017.

Gli anni '30 sono stati, per molti aspetti, decisivi per l'affermazione di una scena artistica moderna negli Stati Uniti, in un momento particolarmente complesso nella loro storia, in cui la definizione di arte moderna americana non poteva essere univoca. Dall'astrazione al realismo "sociale", passando attraverso il regionalismo, gli universi estetici di pittori come Marsden Hartley, Georgia O'Keeffe, Edward Hopper convivono e si confrontano l'un l'altro negli stessi fulcri creativi.

Organizzata in collaborazione con l'Art Institute di Chicago, la mostra presenterà una serie di cinquanta dipinti provenienti da prestigiose collezioni pubbliche americane (l'Art Institute di Chicago, il Whitney Museum, il Museum of Modern Art di New York. ..) e da collezioni private, la cui diversità riflette la ricchezza di questo periodo precedente la seconda guerra mondiale. L'accesso alla mostra è compreso nel normale biglietto d'ingresso al museo.

Per maggiori informazioni visitare il sito ufficiale: www.musee-orangerie.fr



"Aatomie d'une Colletion" al MUSEO DELLA MODA GALLIERA DI PARIGI DA MARZO 2016 A MAGGIO 2017

Reinventare il museo della Moda, mettere in discussione la geografia di un indumento, dal momento in cui abbandona la sagoma di chi l'ha indossato, consacrare il suo autore, lo stilista, e celebrare coloro che lo possedevano, cliente famosi o persone semplici e anonime... Questi i quesiti che il Museo Galliera si pone, realizzando questa mostra permanente, in cui sono confrontati abbigliamenti e stili del XVIII, XIX, e XX secolo e creazioni contemporanee e selezionati i pezzi più belli del suo patrimonio. Il corpo, questo grande assente dai musei di moda e costume, è la pietra angolare di una riflessione scenica. Un'esposizione costantemente rinnovata nel corso della sua durata da performances, intrusioni e sorprese che commenteranno questa esclusiva selezione di capi senza tempo, e reinventeranno il museo, specchio del ricordo delle mode.



"Not Afraid of Love" MAURIZIO CATTELAN al MUSEE MONNAIE DE PARIS FINO ALL'8 GENNAIO 2017


Con il sui solo show di Maurizio Cattelan, presentato al Guggenheim NY nel 2011, si è pensato che "tutto" fosse stato detto. Ma, come spesso con Maurizio Cattelan, si era sulla strada sbagliata ... Che avrebbe dovuto essere il saluto finale di una carriera folgorante, costituito da opere d'arte che hanno segnato il loro tempo, con scandali, profundness, tumulti e umorismo, era in realtà un altro la sua irriverenza. Cinque anni più tardi, Cattelan torna a lavorare. Ha scelto Monnaie de Paris per la sua più importante mostra in Europa, e più grande della retrospettiva a New York.

A cura di Chiara Parisi, questa mostra è "profondamente" vissuta dall'artista. Una selezione di opere d'arte, quelle le cui immagini rimarranno per sempre nella nostra mente, si sviluppano nei salotti di Monnaie de Paris del 18° secolo.

Irriverente, geniale, malizioso, divertente, serio, provocatorio, cinico, Maurizio Cattelan non è mai dove ci si può aspettare di trovarlo: facce di Cattelan sbucano ovunque in questa mostra; il che costituisce il suo paradosso finale, la sua grande capacità di trasformare una perdita in una piroetta sublime: Cattelan non sarà mai stato così presente in una mostra, ma ciascuna delle sue opere grida la sua assenza.

L'effigie di Cattelan, l'arte della messa in scena, sarà il cuore pulsante della mostra alla Monnaie de Paris. Un punto di partenza per rispondere alla sua domanda, come tongue-in-cheek che la metafisica, "c'è una vita prima della morte?"



"Transfotmation" di ALMAGUL MENLIBAYEVA al GRAN PALAIS SOLON D'HONNEUR FINO AL 2 GENNAIO 2017



Il Salon d’Honneur del Grand Palais accoglie Transformation, una installazione monumentale che ricopre l’intera sala di ben mille e 200 metri quadrati, su 7 metri di altezza. Chi è l’artista? Almagul Menlibayeva che avete potuto incontrare in occasione dell'ultima Biennale di Venezia. Artista kazaka, classe 1969 (vive tra Almaty e Berlino) presenta qui tre filmati proiettati su ben 11 schermi che danno il titolo alla mostra, una nuova creazione in cui l'artista affronta per lo più il dramma dei test nucleari che si sono verificati tra il 1949 e il 1991 nella città di Kurchatov quando il Kazakistan era una regione dell'Unione Sovietica. Il tema evocato in Kurchatov 22 (2012-2016, 20 minuti), film ad alta definizione che presenta tra interviste e immagini fortemente poetiche i siti nella steppa in cui hanno avuto luogo i test nucleari, ora abbandonati, mentre in Tokamak (2016, 15 minuti) presenta la città di Kurchatov e un nuovo reattore nucleare di ultima generazione, oggi dedito al nucleare civile questo rimanda comunque alla storia militare della zona. Il terzo lavoro Astana (2016, 20 minuti), città recente e Capitale del Kazakistan dal 1997, il filmato prende in esame l'architettura futuristica di questa città del XXI secolo attraverso il processo di trasformazione del paesaggio e della società. Infine When I look the steppes (2016, digital print on carpet), è un tappeto che ricopre la superficie della sala dai motivi interamente creati dall'artista, rimando alla manifattura tradizionale. L’installazione è stata progettata espressamente per questa mostra, grazie ad una coproduzione tra la RMN (Réunion des musées nationaux) e "Astana EXPO-2017", in preparazione per l'Esposizione Internazionale 2017 dal titolo "EXPO-2017" che si terrà nella capitale del Kazakistan dal 10 giugno al 10 settembre, sulle problematiche energetiche analizzate da un punto di vista globale. Transformation, che sarà presente al Salon d'Honneur fino dal 2 gennaio, sotto la curatela di Jérôme Neutres, con la scenografia di Almagul Menlibayeva in collaborazione con Émilie Lecouturier



CY TWOMBLY al CENTRE POMPIDOU FINO AL 24 APRILE 2017



A Parigi, rivive il genio di Cy Twombly (1928 − 2011). Dal 30 novembre al 24 aprile 2017, il Centre Pompidou ospita una retrospettiva con 140 capolavori − tra tele, sculture, disegni e immagini − che ripercorrono la carriera di questa icona della pittura. Dai primi dipinti solcati dai graffiti alle sensuali composizioni degli anni Sessanta, dagli accrochage materici fino agli ultimi lavori grondanti di colore brillante, l'occasione è imperdibile. Per ammirare la poetica visionaria del maestro, che nei suoi quadri crea un universo senza tempo, in cui passato e presente si incontrano sotto forma di vibranti grafismi. In ogni soggetto Twombly combina segni energici, incisioni primordiali, esplicite allusioni sessuali.Ma anche riferimenti alla storia dell'arte e alla mitologia; ne sono un esempio la serie Fifty Days at Iliam, opere ispirate all'Iliade di Omero, o il ciclo Coronation of Sesostris rappresentazione XL di un antico mito egizio. La star americana sviluppa cos. una nuova tipologia di Astrattismo impuro: prende vita nella calligrafia infantile e nei grovigli esasperati, estremizzati da pennellate nervose e nuance contrastanti. A conclusione di questo percorso spicca poi la sua produzione più intima (e raramente esposta): le fotografie. Piccoli capolavori dalla potente carica emotiva.




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