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  • Immagine del redattoreMarco O. Avvisati

DA TRENTO A NAPOLI: 9 MOSTRE DA VEDERE LA PROSSIMA SETTIMANA


Il calendario delle mostre nelle gallerie e nei vari spazi espositivi italiani si fa sempre più ricco e così, anche questo sabato, non possiamo che proporvi un rapido giro dei “campi” per vedere quali sono gli appuntamenti più interessanti inaugurati da pochissimo o di prossima apertura.


Pasquale Nero Galante, Mare IV

Pasquale Nero Galante – Universo Mare

Complesso del Vittoriano – Roma


«Carnale. Così è la pittura: sicura, corposa, decisa di Pasquale Nero Galante. Eppure, tenue. Così anche, è. Quasi sottile. Accennata. Un tocco lieve sulla tela. In questa dicotomia strutturale si gioca il senso della pittura di un artista unico nel suo genere. Che si evolve tornando indietro. Che recupera l’essenza della pittura. Pasquale Nero Galante dipinge. Non tenta “sperimentazioni” e la sua concettualità è la pittura stessa». Così il curatore Pier Luigi Manieri descriveva qualche tempo fa la pittura di Pasquale Nero Galante (n. 1964) i cui ultimi lavori sono adesso in mostra nella storica cornice del Sacrario delle Bandiere presso il Complesso del Vittoriano a Roma. Qui, il 23 settembre scorso, è stata inaugurata infatti Universo Mare che vede il pittore pugliese presentare al pubblico una serie di dipinti inediti dedicati al tema del mare. Le opere esposte nella mostra, organizzata da Art G.A.P. e curata da Cecilia Paolini e Federica Dal Forno, hanno come motivo di ricerca la forma casuale che può assumere il mare: non-luogo simbolico che rappresenta il confine oltre cui è naturale andare solo per chi, come Ulisse, ha un pensiero libero e un cuore intrepido.



Maurizio Donzelli, Mirror 4416

Maurizio Donzelli – Invisibile-No

Marignana Arta – Venezia


Oggi a Venezia la galleria Marignana Arte presenta Invisibile-No personale di Maurizio Donzelli (n. 1958) curata da Clarissa Tempestini. Le opere in mostra aprono uno scenario sulla ricerca dell’artista, ma, più che raccontarla, cercano di tracciare quel legame invisibile tra l’autore, l’osservatore e la comune facoltà/difficoltà umana di percepire la realtà. La mostra si articola tra diversi materiali, a partire dai peculiari “Mirrors”, attraenti opere in tecnica mista che non riflettono però chi li guarda, come i normali specchi alle nostre pareti. Sono quasi dei “meta-specchi” che si riflettono l’un l’altro, dando a chi osserva poche possibilità di avere punti di riferimento, spiazzando completamente le convenzioni di fruizione.Ad accompagnare questi oggetti misteriosi, anche alcuni acrilici con i quali l’artista sembra dare qualche speranza a chi osserva di poter sprofondare nei loro colori riflettenti e turbolenti. Ma la realtà è che anche qui non ci sono supporti, ci siamo ancora solo noi, l’opera e la nostra mente.




Michael Rotondi, Post Nature, 2016

Michael Rotondi – I don’t care about painting

BI-BOx Art Space – Biella


A Biella il BI-BOx Art Space dà il via oggi ad un focus sulla pittura contemporanea che si articolerà in tre momenti e che comincia con la nuova personale di Michael Rotondi, I don’t care about painting, che ripercorrere dieci anni di un’intensissima e prestigiosa carriera iniziata a Livorno (nel triennio 2003 – 2005) e che, dopo aver attraversato il mondo con la sua inarrestabile voglia di ricerca, trova a Biella un momento di sintesi e riflessione.




Giuseppe Uncini, Dimore n. 33 b 1983, Cemento, ferro e laminato

Giuseppe Uncini – Dimore

Galleria Tega – Milano


Apre lunedì 26 settembre negli spazi della Galleria Tega in via Senato 20 a Milano, la mostra Dimore, dedicata all’opera di Giuseppe Uncini e realizzata in collaborazione con l’Archivio Giuseppe Uncini e la galleria Claudio Poleschi Arte Contemporanea. Curata da Bruno Corà, l’esposizione propone una selezione di opere dell’artista, con particolare attenzione al ciclo di sculture da lui stesso denominate progressivamente Dimora delle cose (1979-1981), Dimore (1980-1986) e, infine, Muri d’ombra (1986-1987).



Uno degli ultimi lavori di Martina Antonioni che sarà in mostra da Federico Rui a partire dalla prossima settimana.


Martina Antonioni – Dormo poco sogno tanto

Federico Rui Arte Contemporanea – Milano












La Galleria Federico Rui Arte Contemporanea di Milano inaugura, invece, la stagione 2016/2017 con Dormo poco sogno tanto, nuova personale di Martina Antonioni (n. 1986) la cui apertura è fissata per giovedì 29 settembre. In mostra verranno esposte otto tele e cinque cartoni, facenti parte della più recente produzione, ideati e realizzati appositamente per la Galleria, frutto di una costante ricerca sull’equilibrio tra forma e sostanza, tra detto e non detto, tra pieni e vuoti, laddove il colore, quando usato, serve a rimarcare la vitalità di un elemento e a enfatizzare la sua essenza nella composizione. Una figurazione, quella di Martina Antonioni, che perde la sua caratteristica descrittiva, dove gli elementi parlano di molteplici possibilità in una sorta di racconto senza uno schema prefissato. Immagini libere suggeriscono allo spettatore incontri possibili, nel silenzio di un sogno come nel vuoto di un pensiero ineffabile, come fossero pezzetti di un puzzle da ricostruire.

Jake & Dinos Chapman, One Day You Will No Longer Be Loved II (No. 6), 2008, Oil on canvas, 84×71,5×6,5 cm

Collettiva – ProjectB10th

ProjectB – Milano


Sempre il 29 settembre prossimo, la galleria milanese ProjectB , in occasione dei dieci anni dalla sua apertura, si racconta con una mostra collettiva ProjectB10th dal titolo che raccoglie dodici artisti tra i più significativi della sua storia, rappresentati, oggi, attraverso la loro produzione più attuale. Una ventina di opere di Tom Anholt, Jake And Dinos Chapman, Ivan De Menis, Martin Eder, Dionsio Gonzalez, Noémie Goudal, Zhang Huan, Annie Morris, Keith Tyson, Hugo Wilson, Caroline Walker e Marc Quinn – tra pittura, scultura e fotografia contemporanea –raccontano il percorso della galleria e dei suoi dieci anni di attività: ricerca, tecnica e interazione con lo spazio espositivo sono i temi che ne hanno guidato le scelte, sviluppati attraverso l’alternanza di artisti affermati ed emergenti, Italiano o stranieri.



Roberto Almagno, Urna, 2015

Roberto Almagno – Tracce

MAAB Gallery – Milano

Il 30 settembre, ancora a Milano, la MAAB Gallery presenterà, nei rinnovati spazi di via Nerino 3 a Milano, la mostra personale di Roberto Almagno (n. 1954), Tracce, a cura di Marco Meneguzzo e che vede esposta una significativa selezione di sculture, tra cui Memoria (1997-2000), e una selezione di lavori su carta appartenenti alla serie intitolata Ombre (2000-2005).


Sergio Vega, Modernismo Chamánico (Cathedral-Pineapple-Bossanova)

Sergio Vega – Shamanic Modernism: Parrots, Bossanova and Architecture

Galleria Umberto Di Marino – Napoli

Ancora venerdì 30 settembre, ma questa volta a Napoli, la Galleria Umberto Di Marino inaugurerà la nuova personale di Sergio Vega (n. 1959) dal titolo Shamanic Modernism: Parrots, Bossanova and Architecture. In mostra una serie di nuovi lavori in cui l’artista argentino esplora la dimensione paradisiaca del modernismo brasiliano associato alle pratiche e alle interpretazioni della natura tipiche dello sciamanismo. Ma l’esposizione è anche un momento di riflessione sulle dinamiche generatesi nello scontro fra un programma modernista dettato dall’alto e un approccio periferico, post-estetico, che emerge dai margini della società, dalle baraccopoli brasiliane.




Linda Carrara, Natura morta con palla di cristallo, 2016

Linda Carrara – Il pretesto di Lotto

Boccanera Gallery – Trento


Infine, domenica 2 ottobre la Boccanera Gallery inaugurerà Il pretesto di Lotto, prima personale di Linda Carrara nei nuovi spazi della galleria situata nell’area nord di Trento. La mostra, curata da Daniele Capra, raccoglie gli esiti degli ultimi anni di ricerca dell’artista in una trentina di opere su carta e tela. Il pretesto di Lotto di Linda Carrara nasce da una riflessione sulle dinamiche concettuali e mimetiche della pittura, della quale vengono messe in discussione le finalità rappresentative a favore di una pratica svincolata e in grado di creare liberamente realtà e mondi basati su relazioni visive del tutto nuove. In particolare nel lavoro dell’artista il soggetto e la struttura compositiva, centrali nella prassi figurativa, hanno la funzione di essere un pretesto, un’occasione per costruire una realtà immaginifica e sospesa che conduce l’osservatore altrove. Gli oggetti che popolano la superfice delle sue opere sono così una scusa per mettere in discussione il valore conoscitivo attribuito al reale.



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