![Stafano Cagol](https://static.wixstatic.com/media/c5f295_a784b3f1f0a24b4e99a8b7b293c07894.jpg/v1/fill/w_120,h_90,al_c,q_80,usm_0.66_1.00_0.01,blur_2,enc_auto/c5f295_a784b3f1f0a24b4e99a8b7b293c07894.jpg)
Natale con i tuoi, Pasqua con chi vuoi, recita uno dei più usati adagi popolari. E il “con chi vuoi”, complice anche un clima già quasi estivo, per molti si traduce in giri turistico-gastronomici: utili dunque più che mai le segnalazioni per itinerari ad alto tasso artistico, per gli appassionati. Che questo weekend abbiamo deciso di indirizzare verso il Nord-Est d’Italia: a partire da Trento, dove la Galleria Civica inaugura la sua nuova stagione di “branche” diretta del Mart con una personale di Stefano Cagol, curata da Margherita de Pilati e Denis Isaia. Un percorso che “offre uno sguardo d’insieme sui numerosi progetti con i quali Stefano Cagol ha sviluppato una riflessione sull’attualità e sui fenomeni socio-culturali dandone una lettura ironica, controversa e graffiante”. Allestimento cronologico, che illustra le tappe della carriera dell’artista, dalle prime sperimentazioni video sino ai progetti più recenti come “The Body of Energy (of the mind)”: in mostra circa 40 opere, tra le quali i progetti itineranti che da anni caratterizzano la ricerca di Cagol, i progetti partecipativi, come quello realizzato all’Ilva di Taranto, e il lavoro presentato nel Padiglione Maldive durante la 55. Biennale di Venezia.
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Per chi scegliesse di proseguire verso Nord, potrebbe passare a Merano, dove – nell’ambito del festival “Primavera Meranese” – il progetto Art & Nature. Walking with senses presenta, lungo i corsi dell’Adige e del Passirio, una serie di opere d’arte, performance, passeggiate a tema che instaurano un dialogo tra produzione artistica e natura nel contesto urbano. Virando invece verso Est, la tappa successiva potrebbe essere Monfalcone, dove la Galleria Comunale d’Arte Contemporanea – da tempo un po’ in ombra, dopo la fine dell’era della gestione Andrea Bruciati – cerca di rilanciarsi con la mostra Intervallo di confidenza, curata da Daniele Capra, che raccoglie le opere di Fabrizio Prevedello, Kristian Sturi e Michele Tajariol: “una conversazione mirata a fornire allo spettatore delle chiavi interpretative polifoniche rispetto alla ricerca di un artista, improntata allo sviluppo di grammatiche personali in cui coesistono azioni ricorsive e approcci espressivi continuamente nuovi”.