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  • Immagine del redattoreMarco O. Avvisati

BASQUIAT, IN AUTUNNO LA RESTROSPETTIVA A MILANO



Come ogni artista “maledetto” Jean Michel Basquiat, scomparso nel 1988 a soli 27 anni, è riuscito nell’arco brevissimo di pochi anni a costruire una leggenda attorno alla sua figura e alla sua arte.

La retrospettiva ripercorre la carriera artistica di Basquiat, figura che ha creato un ponte fra la cultura occidentale e quella africana superando i limiti di un banale folklore. Si spazia dai giovanili graffiti della metropolitana newyorkese fino alle ultime complesse e tormentate opere.

Poeta, musicista, pittore, Basquiat incarna il testimone creativo della arte meticcia e globalizzata.

In modo diretto e apparentemente infantile Basquiat e’ stato in grado di portare all’attenzione del grande pubblico tematiche essenziali sull’identità umana e sulla questione dolorosa e aperta della razza.

È stato un personaggio fondamentale nella storia contemporanea americana perché capace di intrecciare, unico per quei tempi, l’energia urbana dannata di New York con le sue radici africane segnate dalla schiavitù e dalla diaspora.


La mostra di Basquiat al Mudec di Milano è un'occasione per avvicinare il grane pubblic all'arte del graffito, con le opere dell'artista che, nsieme a Keith Haring, ha saputo elevare questo tipo di pittura dalle strade metropolitane ai grandi musei mondiali.

La breve e tormentata vita di Jean-Michel Basquiat si svolge nelle vie newyorkesi, dove una volta lasciata la scuola e dopo il dolore provocatogli dalla separazione dei genitori, l'artista si riduce a vivere. Il giovane artista dal talento precoce, comincia a guadagnarsi da vivere producendo e vendendo un'arte che intende come affermazione di se stesso e delle proprie idee in un mondo spesso ostile e incerto. Nel 1983, il fortunato incontro con Andy Warhol, che diventerà il suo più grande sostenitore, decreta la fortuna di Basquiat: la frequentazione di Keith Haring, la relazione con la cantante Madonna, l'incontro con poeti e musicisti che forniranno a Basquait costante ispirazione, saranno fondamentali per l'elaborazione di quel mondo graffito che si ritrova nelle sue opere più importanti.


La mostra di Basquiat a Milano permette di avvicinarsi ad un mondo "scarabocchiato", a figure filamentose che si intersecano con parole, con figure che hanno contemporaneamente la spontaneità della strada e il riferimento colto alle avanguardie del Novecento europeo e alla Pop Art americana. Lo stile peculiare dell'arte di Basquiat divenne un caso mondiale, portò l'arte del graffito ad uno stato di dignità ormai universalmente riconosciuto e rese l'artista famoso in tutto il mondo, fino a che a soli 27 anni, l'uso di droghe e la vita dissoluta, portarono l'artista ad una morte drammatica e precoce, valendogli il titolo di "James Dean dell'arte moderna".



MUDEC Museo delle Culture via Tortona 56 20144 - Milano

Orario: lunedì 14.30-19.30 martedì / mercoledì venerdì / domenica 09.30-19.30 giovedì e sabato 9.30-22.30 Vernissage: 24/03/2016 - su invito Telefono: +39 0254917 info@mudec.it www.mudec.it

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