COLLEZIONI COMUNALI D'ARTE: Piazza Maggiore, 6, 40121 Bologna
INFO: 051203526
Icona, figura, immagine, talismano, feticcio, idolo, sacralità, anima, energia positiva, queste le parole chiave per accedere ai significati più profondi di Eikon, il progetto espositivo ideato da Luca Lanzi per ART CITY Bologna 2016 che prende dimora dal 15 gennaio negli spazi delle Collezioni Comunali d'Arte di Bologna. Il percorso espositivo inizia dalla Sala Urbana, un ambiente che, con la sua collezione di 188 stemmi araldici dipinti richiama fortemente il potere, e Totem, l'opera di Lanzi ivi esposta, è simbolo evidente di potere. L'artista allestisce una cerimonia liturgica con un'opera che, nel materiale della terracotta e nell'austera monumentalità dell'idolo raffigurato, richiama forme statuarie arcaiche. Nel tentativo di dare forma alle emozioni Lanzi elabora delle forme totemiche che fanno da contenitore ad uno spazio interiore. Le opere, sono "guardiani di uno spazio contenitivo dell'anima", così l'artista, illustrando Ludens e Sauro, le due sculture-feticcio della seconda sala espositiva, la Sala 20. Entrambe le opere presentano aperture che invitano lo spettatore a scrutarne l'interno, varchi di un involucro materico da attraversare per entrare in contatto con il vuoto spaziale che l'artista invita ad immaginare riempito da energia spirituale. Salvagenti, talismani, pietre, cerchi, anelli, spirali: sono forme semplici quelle raffigurate dalle opere su carta esposte in due teche nella stessa Sala 20 e realizzate con la tecnica dell'incisione. Le opere insistono su forme archetipiche, spiraliformi e ludiche, imprimendo un ritmo visuale che crea l'effetto ipnotico di un mantra decorativo.
La contigua Sala 19 è interamente dedicata al tema ludico, con tre disegni del ciclo Doll che trovano un contrappunto in alcuni dei ritratti familiari incompiuti dipinti da Pelagio Palagi e presenti alle pareti. Oltre alla statica rigidità dell'idolo mitologico, in queste creature malinconiche dall'aspetto abbandonato emerge con maggiore evidenza la componente emotiva del lavoro di Lanzi. Sono idoletti con le braccia aperte che richiamano la forma della croce ed esprimono un desiderio di abbraccio e in generale una tensione verso una energia positiva. La mostra si conclude nella Sala 8 dove, in dialogo con i quadri di paesaggi e con la decorazione affrescata del soffitto che apre illusorie vedute su un giardino di rigogliose verzure, l'artista riflette sul rapporto tra uomo e natura con l'installazione Giardino d'inverno formata da tre elementi di aspetto fitomorfico: Giardino di stele, Periplo e Genia. Le opere, realizzate in cartapesta e collegate visivamente dall'unica base su cui sono disposte, raffigurano monoliti di una natura pietrificata che simboleggiano le figure della Sacra Famiglia. Una natura che assume lo statuto di idolo, oggetto di sguardo, su cui si proietta l'eterna umana necessità di un culto devozionale verso un potere superiore. La mostra rientra nell'ambito della quarta edizione di ART CITY Bologna (29 -31 gennaio 2016), il programma di iniziative istituzionali promosso da Comune di Bologna in collaborazione con BolognaFiere in occasione di Arte Fiera, che si propone di offrire nuove prospettive di visita al patrimonio storico-artistico della città attraverso opere di artisti contemporanei.
La dialettica tra opera d'arte contemporanea e ambiente antico è uno degli elementi fondanti della mostra e non solo. Questa formula, come spiega Laura Carlini Fanfogna, direttrice dell'Istituzione Bologna Musei, accompagna tutte le mostre organizzate in città per ART CITY, nate e maturate all'interno delle sedi museali. Quest'anno, sottolinea Sabrina Samorì, curatrice della mostra, siamo partiti dal "contenitore" per scegliere in seguito l'artista che avrebbe saputo dialogarvi al meglio. E così l'artista bolognese Luca Lanzi, con la sua poetica fortemente legata ai temi del mito e del simbolico, ha trovato nelle Collezioni d'arte comunali una ambientazione perfetta. Le opere di Lanzi saranno esposte dal 15 gennaio fino al 3 aprile 2016. Opening giovedì 14 gennaio h 18.
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