top of page
Immagine del redattoreMarco O. Avvisati

RECTO VERSO, il lato insolito dell'arte alla Fondazione Prada


Carla Accardi, Grande trasparente, 1976. © Carla Accardi / SIAE 2015. Foto: Roberto Marossi.

Recto verso

da venerdì 4 dicembre a domenica 7 febbraio 2016DOVEFondazione PradaLargo Isarco, 2 • Milano

La mostra tematica “Recto Verso” presenta una selezione di opere nelle quali gli artisti hanno consapevolmente posto in primo piano l’elemento abitualmente nascosto, dimenticato o trascurato del retro del quadro. Concepita dal Thought Council della Fondazione, composto attualmente da Shumon Basar, Elvira Dyangani Ose, Cédric Libert e Dieter Roelstraete, l’esposizione riunisce opere della Collezione Prada e lavori provenienti da collezioni e gallerie italiane e internazionali.

Roy Lichtenstein, Stretcher Frame with Vertical Bar, 1968 © Estate of Roy Lichtenstein / SIAE 2015

La tradizione occidentale concepisce il dipinto principalmente come un artefatto frontale (“recto”). Il retro (“verso”) sembra trasmettere un significato culturale trascurabile, non essendo destinato allo sguardo del pubblico, perché visibile solo dall’artista e dagli addetti ai lavori. In questa mostra gli artisti portano in primo piano il retro della tela usando vari procedimenti come la tecnica tradizionale del trompe-l’œil, resa famosa dai pittori fiamminghi, in cui è la cornice e non la figura ad assumere un ruolo fondamentale. O ancora, la fotografia a doppia esposizione è impiegata per vedere attraverso l’opera stessa ed enfatizzare le caratteristiche fisiche e strutturali dell’oggetto. Nel caso del movimento francese della fine degli anni Sessanta Supports/Surfaces, la superficie dipinta sparisce completamente e ciò che resta è il semplice materiale di supporto. In altri lavori, messaggi segreti sono nascosti dietro il quadro in attesa di essere rivelati.


Daniel Dezeuze, Chassis avec feuille de plastique tendue, 1967. Courtesy Galerie Bernard Ceysson

Artisti di generazioni e tendenze diverse, come Carla Accardi, Louis-Léopold Boilly, Gerard Byrne, Sarah Charlesworth, Daniel Dezeuze, Llyn Foulkes, Philippe Gronon, Roy Lichtenstein, Matts Leiderstam, Gastone Novelli, Giulio Paolini e Pierre Toby, hanno trasformato un semplice gesto in un’approfondita indagine storica sul vero, l’illusione e le modalità della visione.

5 visualizzazioni0 commenti

IAM Contemporary art è una iniziativa curata e prodotta dalla associazione MADE Artis Comunicatio che ne detiene tutti i diritti

www.madeartis.org

bottom of page