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Immagine del redattoreMarco O. Avvisati

De Chirico a Ferrara. Metafisica e avanguardie

dal 14 novembre 2015 – 28 febbraio 2016

PALAZZO DEI DIAMANTI

Corso Ercole I D'Este 21 (44100) Ferrara

+39 0532209988

diamanti@comune.fe.it

«Iper originale», secondo Salvador Dalí, commovente fino alle lacrime nelle parole di René Magritte: la pittura di Giorgio de Chirico ha conquistato alcuni tra i più grandi artisti surrealisti e ha esercitato uno straordinario ascendente sull’arte del Novecento. De Chirico è stato il geniale inventore della pittura metafisica, una delle più importanti correnti artistiche della modernità, grazie alla quale gli enigmi che percorrono l’esistenza prendono forma attraverso atmosfere sospese e pervase di inquietudine.


Giorgio de Chirico Ettore e Andromaca, 1917 Olio su tela, cm 90 x 60 Collezione privata

A segnare un cambiamento radicale nell’opera di de Chirico fu l’arrivo a Ferrara nel 1915, quando, in seguito allo scoppio della prima guerra mondiale, lasciò Parigi e per tre anni e mezzo soggiornò nella città estense per prestare servizio militare. Travolto da un’ondata di emozione di fronte alla bellezza e ai miti rinascimentali della città emiliana, de Chirico dipinse un mondo irreale popolato di meraviglie: piazze fuori dal tempo immerse in tramonti fantastici o stanze segrete dalle prospettive vertiginose fanno da sfondo agli oggetti enigmatici scoperti nelle peregrinazioni tra i vicoli del ghetto, o diventano il palcoscenico su cui recitano manichini da sartoria e personaggi muti e senza volto. Fu a Ferrara che l’artista conobbe Carlo Carrà e iniziò a chiamare la propria pittura “metafisica”, e furono proprio i quadri qui concepiti, vere e proprie icone della modernità, a esercitare una profonda influenza sia sulla coeva arte italiana, sia su movimenti internazionali come il dadaismo, il surrealismo e la Nuova Oggettività.


René Magritte La Condition humaine, 1933 Olio su tela, cm 100 x 81  Washington, National Gallery of Art. Dono del Collectors Commitee

In occasione del centenario dell’arrivo di de Chirico nella città estense, Palazzo dei Diamanti celebrerà con una grande mostra questo momento vitale della storia dell’arte del XX secolo. A un importante nucleo di dipinti realizzati da de Chirico negli anni ferraresi, faranno eco le composizioni ispirate alla pittura metafisica di Carlo Carrà, Giorgio Morandi e Filippo de Pisis e alcuni dei capolavori dei più grandi artisti delle avanguardie europee, da Raoul Hausmann a George Grosz, da René Magritte a Salvador Dalí fino a Max Ernst, i quali rimasero affascinati dal suo stile unico e dalla capacità di mostrare nelle tele il mistero impenetrabile delle cose.

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