Ultimo viaggio in anteprima tra i padiglioni nazionali e le loro proposte per la 57. Biennale d'Arte di Venezia per i lettori di IAM
LIBANO
Lettera a un pilota di rifiutare - Arsenale
“Lettera a un pilota di rifiutare” E un progetto dell'artista Akram Zaatari Che e Stato documentato da Marco Milano in tutto il Suo Processo a Venezia. Il tema, svolto Attraverso un'installazione COMPOSTA da causa di video DISTINTI, interseca la vita dell'artista in adolescenza con un Fatto SPECIFICO accaduto Durante la guerra di tra Libano ed Israele del 1982 Durante la which Un pilota dell'Aviazione israeliana si Rifiuto di bombardare una scuola di Saida (Sud del Libano) ove il padre dell'artista era preside e che per lui rappresentava uno dei Luoghi di Riferimento Quotidiani.
“Lettera a un pilota Rifiutarsi” è un progetto dell'artista Akram Zaatari che è stato documentato da Marco di Milano durante il suo processo a Venezia. Il tema, svolto attraverso un'installazione composta da due video separati, interseca la vita dell'artista in adolescenza con un evento specifico è accaduto durante la guerra tra Libano e Israele nel 1982, durante il quale un pilota dalla aviazione israeliana ha rifiutato di bombardare una scuola in Saida (Libano del Sud), dove il padre dell'artista era preside e che rappresentava per lui uno dei luoghi quotidiani di riferimenti.
PAESI NORDICI (FINLANDIA – NORVEGIA – SVEZIA)
Mirrored - Giardini
L'edizione sarà la prima, e fino al 2021, in cui i tre paesi che si dividono il Padiglione Nordico - Svezia, Finlandia, Norvegia - nomineranno un curatore unico, di nazionalità diversa per ogni edizione, ma condivideranno le presenze degli artisti: nel 2017 ne è incaricato il Moderna Museet di Stoccolma; nel 2019 Frame Contemporary Art Finland; nel 2021, Office for Contemporary Art (OCA), Norvegia. Il progetto si intitola Mirrored ed è curato da Mats Stjernstedt, direttore da gennaio 2017 della Malmö Konsthall.
NINA CANELL, "Unità di affinità", 2012, Neon, pietra, cavi, 5000 volt
Si tratta di una collettiva di sei artisti di età diverse, alcuni di loro già noti in Italia: Siri Aurdal, scultrice norvegese classe 1937; Nina Canell, scultrice svedese nata nel 1979 e residente a Berlino; Charlotte Johannesson, svedese, nata nel 1943, nota per i suoi arazzi pop; Jumana Manna, 1987, scultrice e film maker tra Berlino e Gerusalemme; il film maker finlandese Pasi “Sleeping” Myllymäki, classe 1950; l'artista video e film maker Mika Taanila, classe 1965, tra i più noti artisti finlandesi al mondo.
Nelle parole del curatore: “The artists in Mirrored present a mapping of connections that override the national and regional boundaries, and instead track a more multi-faceted view of how artistic practice may connect [...] The exhibition Mirrored attempts to avoid a topical approach, to focus on challenging a self-image reflected in, or stereotypes projected on, the Nordic countries. Mirrored thus suggest a “placeless place”, to borrow Guiliana Bruno’s allegory on mirrors."
SINGAPORE Dapunta Hyang: Transmission of Knowledge - Arsenale
Artista multidisciplinare Zai Kuning rappresenterà Singapore alla Biennale di Venezia del 2017 dal 13 maggio al 26 novembre 2017, come annunciato dalla Arts Council Nazionale, Singapore. Dapunta Hyang: trasmissione del sapere è il culmine di oltre 20 anni di ricerca di Zai sulla cultura malese e storia nel sud-est asiatico. Dopo aver trascorso più di un decennio con, e la creazione di lavoro sul laut orang (gente di mare) di Riau - gli abitanti pre-nazione e pre-coloniali sia isola e mare nella regione - le esperienze di Zai hanno notevolmente alimentato nella sua più ampia inchiesta sull'identità. Ha imparato a conoscere intimamente le dure condizioni in cui vivono: i loro usi, costumi e credenze; e come popolo emarginati e discriminati.
La mostra per la Biennale si basa su una recente serie che prende Dapunta Hyang Sri Jayanasa, il primo Maharaja del primo regno di Srivijaya, come il suo punto di vista. Il successo e l'influenza dell'impero viene catturato all'interno di lavoro di Zai attraverso il simbolo del viaggio, che è centrale per la mostra. Dapunta Hyang: trasmissione della conoscenza è quindi un punto di partenza in cui impegnarsi con questa storia e conoscenza, andando indietro nel tempo fino al VII secolo. Grazie a questo, siamo in grado di ottenere una migliore comprensione di cosa e chi siamo, e le azioni e anche gli incidenti che ci ha portato qui.
Come il primo artista di far rivivere la storia mistica di Dapunta Hyang, Zai suscita la grandezza e la pura forza di un mondo marittimo che è stato gettato nel buio per secoli. Il progetto non è una presentazione della storia attraverso il materiale e l'oggetto, né è di ideologia o di politica - è invece, un senso di fratellanza e di solidarietà che nasce dalla comprensione della nostra storia e sapere chi siamo.
TURCHIA
ÇIN - Arsenale
Lui è un architetto e ingegnere del suono, nato nel 1974 e diventato celebre per le sue installazioni site-specific che combinano lo spazio e il suono, influenzando le percezioni degli spettatori. Il suono, nelle opere di Cevdet Erek, diventa così una proprietà strutturale, un mezzo per articolare costruzioni sociali, per mettere tempo e storia in concerto con i ritmi della natura, attraverso ambienti di ogni genere.
Invitato a Documenta 13, alle Biennale di Istanbul del 2003, 2013 e 2015 e anche al MAXXI, Erek rappresenterà la Turchia alla prossima Biennale di Venezia, e lo farà presentando un nuovo pezzo in cui lo spazio e il suono saranno combinati per indagare la natura dei confini. Un'architettura di suoni differenti, che spingeranno la mostra oltre i suoi limiti fisici, creando un interno-esterno dinamico e attirando la percezione allo spazio del confine stesso e al suo ruolo nella delimitazione e nell'applicazione di questa opposizione binaria. Un'installazione immediata, a livello percettivo, per rendere metaforicamente la situazione socio-politica del nostro tempo.
SUDAFRICA Arsenale
Candice Breitz e Mohau Modisakeng rappresenteranno Sud Africa alla Biennale di Venezia del 2017. Connect Channel, una società di produzione televisiva sudafricana, supervisionerà il padiglione. Lucy MacGarry curerà la due persone mostrano.
Breitz è ben noto in America e in Europa per le sue video installazioni che disegnano sul cinema di Hollywood e dei media mainstream, spesso rimuovendo spettacoli famosi attori dai loro contesti originali e li espone contro schermi verdi o nere. La reputazione di Modisakeng rimane in gran parte confinata all'Africa, però. La sua fotografia attinge in genere sulla violenza resti nascosti nella cultura sudafricana.
Candice Breitz
“Siamo davvero entusiasti del fatto che Breitz e Modisakeng sarà in rappresentanza del Sud Africa”, MacGarry detto in una dichiarazione. “Fotografie e video installazioni multi-canale di Breitz offrono studi sfumate della struttura d'identità sotto il capitalismo globale, mentre Modisakeng si avvale di un linguaggio altamente personali per esprimere le proprie idee circa la propria identità e il corpo. Questo segna la prima volta che Modisakeng e Breitz verranno mostrati fianco a fianco nel contesto di una mostra significativa “.
