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  • Immagine del redattoreMarco O. Avvisati

ARTEFIERA 2017 (Bologna - 27-30 gennaio) ECCO CHI SONO I CURATORI DELLE SEZIONI SPECIALI


Artefiera di Bologna si presenta per questa prossima edizione con ben quattro progetti speciali, curati da quattro curatori diversi.

NUEVA VISTA dedicata alle nuove proposte ed ad artisti meritevoli di una rilettura critica e non necessariamente giovani, poi ci sarà una nuova sezione dal titolo Special Projects, che porterà la performance in fiera, al MAMbo e nei musei scientifici della città con una serie di artist lectures – opere in forma di conferenza, lezione e visita guidata.

CORPO SENSIBILE é una rassegna di giovani artisti italiani: un focus sulle forme al confine fra video arte e cinema documentario. Una frontiera porosa, laddove l’apparenza del reale si carica di scarti, lacerazioni, slittamenti, sino a produrre sguardi disadorni. Eppure lancinanti.

E per finire VIVA L?ITALIA; unna rassegna cinematografica al Museo Civico Archeologico – Istituzione Bologna Musei: una serie di proiezioni di lungometraggi che, in un modo o nell'altro, fanno riferimento alla “Italia”, come a una sorta di significante all'interno di una cornice psico-geografica.


Simone Frangi, curatore NUEVA VISTA


Simone Frangi


Titolare di un Dottorato di ricerca franco-italiano in « Estetica e Teoria dell’Arte », è ricercatore qualificato in Filosofia e Estetica e Teoria dell’arte presso il Centre National des Universités (Paris, FR). Ricercatore culturale, art writer e curatore, è attualmente direttore artistico di Viafarini - Organizzazione non profit per la promozione della ricerca artistica contemporanea.

Dal 2013 è titolare della cattedra di Teoria e Attualità dell’Arte Contemporanea presso l’Accademia di Belle Arti e Design di Grenoble dove è responsabile con Katia Schneller del programma di ricerca Pratiques d’hospitalité. Dal 2013 è co-curatore di Live Works - Performance Act Award (Centrale Fies, Trento, IT) e dal 2014 co-direttore del programma di ricerca biennale A Natural Oasis ? | A Transnational Research Program organizzato da Little Constellation - Network of Contemporary Art focused on Geo-cultural Micro-areas and Small States of Europe per Biennale de la Jeune Création Européenne et de la Méditerranée. Nel 2015 è stato uno dei cinque curatori della X Edizione del Premio Furla e nel 2016 è tra i dieci curatori di della XXVI Quadriennale di Roma.

Tra le residenze e i programmi curatoriali a cui ha partecipato: Rupert – Center for Art and Education (Vilnius, 2015); Les Laboratoires d’Aubervilliers (Paris, 2014); Seminars for Art Curators / ICA – Institute of Contemporary Art (Yerevan, 2013); ERC Starting Grant – Ownreality at Centre Allemand d’Histoire de l’Art (Paris, 2013); Suddenly. Résidence d’art et de recherche (Beauchery-Saint-Martin, Ile de France, 2012); EIKONES – National Centre of Competence in Research on Iconic Criticism in collaboration with Schaulager (Basel, 2011).



Mark Nash, curatore VIVA L’ITALIA


Mark Nash


Mark Nash è un curatore e scrittore indipendente. E' stato, fino a qualche tempo fa, capo dipartimento per la curatela dell'arte contemporanea, presso il Royal College of Art di Londra. Insegna, attualmente, alla Birkbeck University di Londra ed è visiting professor presso la Nanyang Technological University di Singapore, Centro per l'Arte contemporanea. L'ultima mostra da lui curata in ordine di tempo, Things Fall Apart (2016) documentata nella presente pubblicazione, analizza l'eredità artistica degli ex paesi socialisti, tema esaminato in precedenza in Re-imagining October al Calvert 22 (2009) di Londra, (assieme a Isaac Julien).

Nash ha instaurato un rapporto di profonda collaborazione con Okwui Enwezor per Documenta11, e The Short Century: Independence and Liberation Movements in Africa, 1945–1994, eventi che risalgono entrambi al 2002 e, in tempi più recenti, per il progetto Arena della Biennale di Venezia 2015, con un'epica lettura live del Capitale di Karl Marx. Ha collaborato anche con Ute Meta Bauer alla 3a Biennale di Berlino (2004). Nash ha curato diverse mostre incentrate sul lavoro degli artisti con l'immagine in movimento - comprese le mostre, da lui curate in precedenza: Experiments with Truth, al Fabric Workshop and Museum di Filadelfia (2004-5); One Sixth of the Earth, ecologies of image, allo ZKM di Karlsruhe e al MUSAC di Leon (2012-13). Assieme a Joshua Jiang ha curato The Shadow Never Lies, M21: 21st Century Minsheng Art Museum di Shanghai (2016), importante manifestazione internazionale incentrata sul ruolo della ‘immagine ombra (yingxiang), digitale e analogica, nell'arte contemporanea.


Chiara Vecchiarelli, curatrice TIME SPECIFIC ARTIST LECTURES, SITE SPECIFIC ARTIST LECTURES


Chiara Vecchiarelli


Chiara Vecchiarelli vive e lavora a Parigi dove conduce una ricerca sui regimi di realtà dell'immagine presso l'École normale supérieure. Ha recentemente curato il programma “L'immagine-cosa” presso Palazzo Grassi, Venezia. Ha curato mostre presso il Museo MAN, Nuoro (2016); il Museo di Villa Croce, Genova (2016); MeetFactory, Praga (2015); The Emily Harvey Foundation, New York (2013-2012); Ca’ Zenobio, Venezia (2010-2009), Fondazione Bevilacqua La Masa, Venezia (2010-2009); Tophane-i Amire Cultural Centre, Istanbul (2010); Palazzo delle Prigioni, Venezia. Ha diretto il programma espositivo e di eventi della Emily Harvey Foundation, NYC (2013-2012); co-curato una sezione del public program della Biennale di Istanbul (2015); è stata ricercatore curatoriale per dOCUMENTA (13) e curatrice della Research Section, Kassel (2012-2009). Ha pubblicato saggi, articoli e libri con diversi editori tra cui Humbodt Books, Nero, Cura., Skira, Mousse Publishing, Flash Art, Sternberg Press.



Marco Bertozzi, curatore CORPO SENSIBILE


Marco Bertozzi


Marco Bertozzi insegna Cinema documentario e sperimentale all’Università IUAV di Venezia e fa parte di quel gruppo di autori che, negli ultimi anni, ha contribuito alla rinascita del documentario italiano, con un forte impegno teorico e di promozione culturale. Ha insegnato Cinema documentario al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma e al Conservatorio internazionale di Scienze Audiovisive di Lugano e curato rassegne sul documentario italiano in Francia, Canada, Stati Uniti… Fra i suoi libri L’idea documentaria (a cura di, 2003), Storia del documentario italiano (2008 - Premio Limina Awards quale miglior libro di cinema dell’anno) e Recycled cinema (2012, prima riflessione italiana sul found footage film). Tra i suoi film Appunti romani (2004), Il senso degli altri (2007), Predappio in luce (2008), Profughi a Cinecittà (2012). Recentemente ha condotto “Corto reale. Gli anni del documentario italiano”, un programma in 25 puntate per il canale RAI Storia.



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