top of page

...Denis Fremond

 

 

Il rimando alla solitarietà del pensiero e della armonia in Fremond è accentuato dalle ambientazioni constanti di luoghi di confine, finestre come mebrane del dentro e del fuori: le coste del sud della Francia, i muretti dei tetti e le piscine vuote di ville solitarie, ora nel sole, ora al tramonto. Nelle sue opere c'è sempre un elemento verticale e centrale della composizione a segnare questo confine, che rafforza la sensazione della sospensione del tempo. Anche l'attento lavoro di luci e di ombre esalta questo senso di confine; ma se in natura, la luce crea il colore, nella pittura di Denis Fremond è il colore a creare la luce che si perde in un lago d'ombre. Denis Fremond sembra dirci che se l'io è finito perché deve essere delimitato, però in questa finitezza è infinito, perché il confine può essere spostato sempre più in là, all'infinito. È infinito secondo la sua finitezza e finito secondo la sua infinità. Concetti importanti e complessi che l'artista ci propone in maniera raffinata avvolgendoli in atmosfere eleganti che riportano alla mente le architetture di Le Courbusier, la magia di Gershwin e l'eleganza di Hopper. Riflessioni complesse è vero, ma che Denis Fremond ci suggerisce e non impone.

 

 

                        Marco O. Avvisati

 

IAM Contemporary art è una iniziativa curata e prodotta dalla associazione MADE Artis Comunicatio che ne detiene tutti i diritti

www.madeartis.org

bottom of page