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...Oleg Dou

 

Ogni opera di Dou è privata di qualsiasi personalizzazione, quasi deumanizzata: niente sopracciglia, nessun dettaglio fisico, nessuna espressione, solo multipli o copie. Tutto concorre ad attrarre l’attenzione dello spettatore sullo sguardo silenzioso e vitreo che scruta l'infinito, dolce ed inquietante, contemporaneamente. Lo sguardo è l'unico vero elemento dominante a cui l'artista attribuisce valore personale ed introspettivo. Se per Dou la personalità è nello sguardo, allora l'emozione è affidata a volte ad una lacrima profonda, altre volte ad un velo monacale o ad una maschera grottesca  di carnevale. E’ così che nascono i ritratti personalissimi di Oleg Dou: immobili, dolci e spettrali nello stesso momento.

 

Visi di bambole umane modificate, placide monache con una tipica bellezza straniera, oppure inquietanti bambini dallo sguardo quasi alieno: volti color latte in contrasto con sporadici elementi colorati che muovono la staticità di primissimi piani; un pianto puro, muto, intenso, che la perfezione dell'esecuzione esalta nel suo senso di dolore interiore. Guardando le opere di Dou, dopo un istintivo conflitto tra attrazione e rifiuto, ci si scopre a seguire le lacrime su quei volti ed avvertire la stessa tristezza del soggetto, ci si trova a perdersi negli occhi muti delle suore ed avvertirne l'intima solitudine. Le opere di Dou si possono sovrapporre e scorrere in rapida sequenza come fotogrammi e poi, con loro, si possono percorrere tutte le sfumature della solitudine stessa, in contrasto con la dolcezza della porcellana ed il candore degli sguardi. Perchè non sempre l'intensità di un dolore  può essere giudicato dalle grida.

 

                        Marco O. Avvisati

 

2014  Lead, vetrate, vassoio in legno di semi di terra e fiori selvatici, lampade idroponiche e riflettore, tavolo in acciaio  1.700 mm x 1.000 mm x 1.000 mm

IAM Contemporary art è una iniziativa curata e prodotta dalla associazione MADE Artis Comunicatio che ne detiene tutti i diritti

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