I VINCITORI DEL WORLD PRESS PHOTO IN MOSTRA A ROMA
La piccola Yanela Sánchez, originaria dell’Honduras, piange mentre lei e la madre, Sandra Sánchez, vengono arrestate dagli agenti della polizia di frontiera statunitense a McAllen, in Texas, il 12 giugno 2018. Con questo scatto John Moore, corrispondente per Getty Images, ha vinto l’edizione numero 62 del World Press Photo. "Penso che questa immagine abbia toccato il cuore di molte persone come ha fatto con il mio, perché rappresenta l’umanizzazione di una storia più grande” ha commentato Moore. Al Palazzo delle Esposizioni di Roma, dal 25 aprile al 26 maggio, Crying Girl on the Border si potrà ammirare, in anteprima mondiale, assieme alle altre 140 immagini finaliste del prestigioso contest di fotogiornalismo che dal 1955 premia ogni anno i migliori fotografi professionisti.
In mostra sarà presente anche The Migrant Caravan di Pieter Ten Hoopen, aggiudicatosi il premio World Press Photo Story of the Year con la sua fotografia che immortala un gruppo di persone mentre corre verso il camion che darà loro un passaggio per varcare il confine tra Messico e Stati Uniti.
Quest'anno il concorso ha visto la partecipazione di 4.783 fotografi in arrivo da 129 paesi diversi, che hanno presentato un totale di 78.801 immagini.
Tra i 43 autori presenti ci sono anche tre italiani premiati: Marco Gualazzini, con il suo reportage sulla grave crisi umanitaria in corso lungo il bacino del Lago Ciad, Lorenzo Tugnoli con La crisi in Yemen e Daniele Volpe con Still Life Volcano.
Tra le novità di quest’anno si inserisce anche una sezione dedicata al Digital Storytelling con una serie di video incentrati sugli eventi cruciali del nostro tempo. Dopo Roma, la mostra - ideata da World Press Photo Foundation di Amsterdam, promossa da Roma Capitale e organizzata dall’Azienda Speciale Palaexpo in collaborazione con 10b Photography - viaggerà verso Matera, Capitale della cultura 2019. In autunno approderà invece a Ferrara in occasione del Festival di Internazionale.
Queste foto sono dei documenti, delle vere e proprie narrazioni del tempo presente. Alcune affrontano la tragedia, altre l argomenti piu lievi, ma in tutte vi è una profonda umanità. Sono tutte istantanee contemporanee a guardare le date di soli pochi mesi fa, eppure raccontano già la storia.
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