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IL MoMA VENDE 400 FOTO DELLA SUA COLLEZIONE: PREZZI TRA I 10000 ED I 300000 $. PER COMPRARE NUOVE FO

Il MoMA, Museum of Modern Art di New York prosegue nell'operazione di vendita (dopo il mural di Fernand Legér) ha annunciato questa settimana che si prepara a separarsi da una parte della sua preziosa collezione di fotografie. Quattrocento scatti saranno infatti dati al miglior offerente sotto i colpi di martello della casa d'aste Christie's a New York. Secondo indiscrezioni il MoMA prevedere di raccogliere dalla vendita 3,6 milioni di dollari, e il ricavato sarà destinato a nuove acquisizioni in quanto ne beneficerà il Department of Photos dell'istituzione americana e non andranno a finanziare i costi di ampliamento della nuova area.


WALKER EVANS (1903-1975), THE BREAKFAST ROOM AT BELLE GROVE PLANTATION, WHITE CHAPEL, LOUISIANA, 1935. GELATIN SILVER PRINT, PRINTED 1969-1970

WALKER EVANS (1903-1975), THE BREAKFAST ROOM AT BELLE GROVE PLANTATION, WHITE CHAPEL, LOUISIANA, 1935. GELATIN SILVER PRINT, PRINTED 1969-1970

L'offerta sul mercato avverrà in modo graduale in quanto sono previsti diversi appuntamenti, il primo il 10 ottobre nell'asta 10th Photographs Day Sale dove saranno messe in vendita cinque fotografie tra cui due di Man Ray e le altre rispettivamente di Henri Cartier-Bresson, Ansel Adams e Constantin Brâncuși. Successivamente la casa d'asta ha in programma una serie di aste online. E la prima avrà luogo lo stesso giorno di quella tradizionale le altre aste on line sono previste a dicembre e a gennaio e aprile 2018 e saranno suddivise secondo un criterio curatoriale per comprendere i diversi temi e generi del medium, tra cui Pictorialism into Modernism, Wo'men in Photography, mentre altre vendite interesseranno i lavori di singoli fotografi.


Man Ray, Rayograph, 1928 © Man Ray e MoMA

Man Ray, Rayograph, 1928 © Man Ray e MoMA

Tra le opere offerte due Man Ray “Rayographs” del 1923 e 1928, stimati rispettivamente in un range compreso tra 200.000 e 300.000 $ e tra 150.000 e 250.000 $ e saranno offerti nell'asta del 10 ottobre. “Rayographs” sono opere che l'artista ha fatto senza una fotocamera, mettendo oggetti direttamente su un foglio di carta sensibilizzata e esposto alla luce.

Il primo museo. Nel 1940 il MoMA divenne il primo museo negli Stati Uniti ad istituire un Dipartimento di Fotografia e le opere destinate alla vendita comprendono anche le immagini scattate da alcuni dei più grandi nomi della storia del medium, tra cui Alfred Stieglitz, Edward Steichen, May Ray e Henri Cartier-Bresson. Christie's organizzerà a partire da settembre un'anteprima della collezione MoMA con tour in molte città americane, San Francisco, Los Angeles e New York.


L'obiettivo come è stato dichiarato è raccogliere fondi per future acquisizioni, ma al momento non sono state date indicazioni a tal proposito. Il range di prezzo delle fotografie in vendita oscilla da un minimo di 1.000 a 300.000 $. Stupisce che il MoMA decida di vendere una parte delle sue collezione storiche, nonostante abbia molte opere firmate, ad esempio, da Man Ray e Walker Evans (la collezione on line del museo ne conta rispettivamente 110 e 209 fotografie), forse motivo per cui può permettersi qualche vendita soprattutto di quelle opere che non rappresentano un elemento centrale nella carriera del fotografo o dell'artista. Tuttavia qui si apre un capitolo che in questi giorni fa discutere negli Usa.


La cessione di opere. Le policy di cessione delle opere d'arte da parte dei musei negli Stati Uniti vengono stabilite dal museo stesso e, in generale, vengono autorizzate dal Board solo quando i proventi sono destinati a migliore la qualità della collezione. Questa policy viene condivisa dall'American Alliance of Museums, (AAM), un'organizzazione che rappresenta l'intero territorio della comunità museale che permette piani di deaccession (il termine utilizzato per i musei quando vendono opere provenienti dalle loro collezioni permanenti) quando vengono rispettati i criteri di destinazione dei proventi in altre opere d'arte poiché la collezione non deve essere considerata come un'attività finanziaria da impiegare a propria discrezione.

Edward Steichen (1879-1973), Self-Portrait with Photographic Paraphernalia, 1929.

Edward Steichen (1879-1973), Self-Portrait with Photographic Paraphernalia, 1929.

Il caso Berkshire. In questi giorni l'AAM e l'Association of Art Museum Directors (AAMD), un'organizzazione che rappresenta 243 direttori dei principali musei d'arte dell'America settentrionale, si sono opposti al piano di cessione del Berkshire Museum di vendere 40 opere della collezione, tramite la casa d'asta Sotheby's di New York, per recuperare fondi, stimati in almeno 50 milioni di dollari, necessari per rafforzare il fondo di dotazione per 40 milioni di dollari e una ristrutturazione di circa 20 milioni. Il museo, negli ultimi dieci anni, ha registrato un disavanzo annuale pari a circa 1,2 milioni di dollari.


Man Ray rayograph 1923​

Man Ray rayograph 1923​

Tra le 40 opere messe in vendita vi sono due dipinti dell'artista americano Norman Rockwell, tra cui “Shaftsbury Blacksmith Shop” (1940) e “Shuffleton Barbershop” (1950), opere che sono state donate al museo dall'artista. Il museo ha pubblicato l'elenco completo delle opere in vendita, tra cui opere di Frederic Edwin Church, Alexander Calder, Francis Picabia e di altri artisti.

I musei che hanno venduto in modo analogo opere per sostenere le loro finanze sono stati ostracizzati dagli altri musei. Quando nel 2014 il Delaware Art Museum ha messo in vendita un dipinto per pagare un debito di 19,8 milioni di dollari, l'AAMD ha chiesto ad altri musei di smettere di collaborare con il museo proprio nel prestito delle opere.

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