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LE VOLTE GOTICHE PROBABILMENTE HANNO SALVATO NOTRE DAME


"Per quelli che sanno che Quasimodo è esistito, Notre-Dame è oggi deserta, inanimata, morta. Si avverte che qualcosa è scomparso. Questo corpo immenso è vuoto; è uno scheletro; lo spirito l’ha abbandonato e se ne vede il posto che ha lasciato. ecco tutto. È come un cranio in cui ci sono ancora i fori per gli occhi, ma non c’è più sguardo."

(Victor Hugo – Notre Dame de Paris)



L'incendio che ha distrutto il tetto della Cattedrale di Notre Dame a Parigi ha sconvolto il mondo, rimanda alle parole che Victor Hugo dedicava al suo personaggio Quasimodo. Le fotografie hanno per protagoniste le fiamme che si innalzano nel cielo notturno e l'orribile crollo del fleck di Viollet Le Duc del 1860 (guglia), fortunatamente, le statue dei 12 Apostoli che erano alla sua base, sono state rimosse la scorsa settimana. É ancora presto per quantificare l'estensione della distruzione né la causa del fuoco, va ricordato che comunque la distruzione anche se dell'intero tetto, non pare abbia riguardato gli interni e questo grazie alla stessa architettura della Cattedrale: le volte gotiche sotto il tetto.


A partire dall'era romana, i costruttori erano capaci di creare edifici a volta, una tecnica che raggiunse il punto di perfezione nell'era gotica quando fu costruita appunto Notre Dame. Dalle semplici volte a botte si passò a quelle a crociera e così i costruttori erano, attraverso combinazioni di costoloni di pietra che correvano su colonne e si intrecciavano sul soffitto (insieme a contrafforti dentro e fuori) capaci di sollevare soffitti sempre più in alto.


L'unico problema con questo effetto accresciuto era che le volte di pietra rimanevano permeabili alla pioggia e alla neve. La soluzione fu di costruire tetti in legno coperti con lastre di piombo sopra le volte di pietra per proteggerle dagli elementi e per dare alle chiese e alle cattedrali profili sempre più alti. I tetti in legno erano relativamente leggeri e non richiedono ulteriori supporti posando su queste colonne che reggevano bene il peso verticale. Sostanzialmente i tetti, nelle costruzioni gotiche, erano dei gusci leggeri con funzione di riparo della struttura sottostante.


Finora sembra, almeno dalle prime foto, che il fuoco abbia distrutto il tetto, ma, a parte l'incrocio a volta che è crollato quando è caduta la campana, l'interno non è stato ferito dal fuoco. Ci saranno, naturalmente, ingenti danni da fumo e acqua e ci vorranno anni e probabilmente decenni per ripristinare il tetto e l'intero splendore di Notre Dame. Dobbiamo alla volta in pietra dei costruttori e dei muratori del XIII secolo da ringraziare perchè il danno non fosse maggiore e non coinvolgesse, tra le altre cose, i rosoni dei transetti e le statue del presbiterio, per non parlare della struttura della chiesa stessa.


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