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LUNGA VITA A LEONARDO! LA FRANCIA SI PREPARA A CELEBRARE IL MAESTRO NEI LUOGHI IN CUI VISSE


Mentre ferve l’attesa per le celebrazioni leonardiane a Milano, a Torino, a Firenze e per l'uscita nelle sale cinematografiche italiane dell'atteso film d'arte "Io, Leonardo" con Luca Argentero, diretto da Jesus Garces Lambert (già regista di "Caravaggio l'anima e il sangue") prodotto dal team di Cinema d'Arte Sky e distribuito da Lucky Red, anche la Francia si prepara a festeggiare i 500 anni dalla scomparsa del genio di Vinci con un ricco programma di eventi, che culminerà nella grande mostra al Louvre in calendario dal prossimo 24 ottobre.

Codex Atlanticus (Legatura originale) di Leonardo da Vinci - 1478-1518 - Lingua italiano rinascimentale, 64,5 × 43,5 cm - Biblioteca Ambrosiana, Milano Primo curatore Giovanni Piumati (edizione 1894-1904)

Nel frattempo l’epicentro dell’anno di Leonardo si sposta nella Valle della Loira, dove l’artista e scienziato toscano trascorse gli ultimi due anni della sua vita come “primo pittore, architetto e ingegnere del re” Francesco I. Anni sereni nonostante gli acciacchi della vecchiaia, in cui Leonardo si dedicò alle scienze completando la stesura di importanti manoscritti come il Codice Atlantico, progettò il Palazzo Reale di Romorantin e curò le scenografie delle feste di corte con sorprendenti effetti speciali, tableaux vivant e automi come il leone che muovendosi apriva il petto “ripieno di gigli e diversi fiori, che fu di tanta meraviglia a quel re”.

Castello di Clos-Lucé

Intorno al Castello di Clos-Lucé e al Castello Reale di Amboise, dove Leonardo visse e fu sepolto, il 2019 sarà animato da più di 500 eventi che spaziano dall’arte alla tecnologia, dalla musica alle rievocazioni storiche, oltre a itinerari tematici nella regione che fu la culla del Rinascimento francese. E proprio ai diversi volti del Rinascimento è dedicato “Viva Leonardo da Vinci 2019”, che celebra il genio toscano e la sua eredità attraverso un’ampia gamma di linguaggi e prospettive, cominciando proprio da Clos-Lucé dove inaugurerà un nuovo museo a lui dedicato.


Castello di Amboise

Leonardo da Vinci, i suoi allievi, il Cenacolo e Francesco I è il titolo della mostra del debutto (in programma dal 1° giugno al 2 settembre) che ruoterà intorno all’arazzo commissionato dal re di Francia per avere con sé, tessuto in fili finissimi, il capolavoro dell’Ultima Cena (oggi di proprietà dei Musei Vaticani). Durante l’estate le notti al castello accoglieranno eventi di arte e gastronomia cinquecentesca, mentre a settembre andrà in scena il Festival Europeo di Musica Rinascimentale.

Castello di Le Rivau

Poco lontano il Castello Reale di Amboise ospiterà da maggio ad agosto l’esposizione 1519, la morte di Leonardo da Vinci: la costruzione di un mito, dove il famoso dipinto di François-Guillaume Ménageot dialogherà con le reinterpretazioni del writer italiano RAVO. Il contemporaneo sarà di scena anche al Castello di Rivau-Lémeré e alla Fondation du Doute di Blois, con le libere reinterpretazioni della mostra Omaggio a Leonardo e le macchine semoventi costruite da giovani artisti italiani e francesi a partire da materiali di scarto, mentre il Musée de la Sologne di Romorantin-Lanthenay esplorerà lo sguardo del pittore toscano sulla natura con Il biomimetismo. Imitare la vita da Leonardo da Vinci ai giorni nostri.


A chi desidera rivivere in chiave attuale lo spirito del Rinascimento è dedicato anche lo spettacolo itinerante Renaissance (S), da vedere tra agosto e settembre tra Bourges, Orléans, Blois, Tours, Chambord e Amboise: un’esperienza che coniuga arte e tecnologia, performance e ambienti digitali, dove l’utopia umanistica parla un nuovo linguaggio. A Orléans tornerà in vita la Vis, la macchina volante di Leonardo, che sarà ricostruita presso la Collegiata di Saint Pierre Le Puellier tra marzo e aprile, mentre il Castello di Chambord festeggerà i suoi 500 anni con una mostra che ne proietterà le architetture dalla storia al futuro.

Arboretum des Grands Bruyéres

Ma l’anno di Leonardo in Francia è anche un’occasione per viaggiare tra i saperi, le atmosfere e la vita quotidiana di cinque secoli fa, con mostre come I bambini nel Rinascimento, da maggio a settembre al Castello Reale di Blois, che ha visto crescere generazioni di infanti reali. Botanica e artigianato cinquecenteschi saranno invece protagonisti rispettivamente all’Arboretum des Grands Bruyéres nella foresta di Orléans e presso il Gabinetto delle Curiosità Artigianali a Bourges. A Chaumont-sur-Loire la mostra Gli arazzi della regina celebrerà la controversa figura di Caterina de’ Medici, moglie di Enrico II e madre di tre re di Francia, che i più curiosi potranno scoprire anche attraverso la ricostruzione della sua farmacia personale al Castello di Chenonceau.

Castello di Chenonceau

Visite notturne ai castelli, eventi dedicati ai giardini rinascimentali, serate al chiarore di spettacolari luci d’epoca accenderanno il 2019 della Valle della Loira, in omaggio a Leonardo e all’età d’oro di paesaggi che per il mirabile intreccio di natura e cultura hanno meritato l’ingresso nel Patrimonio dell’Umanità Unesco. E per chi desidera conoscere il “Giardino di Francia” in versione high-tech segnaliamo che nella prossima primavera sarà inaugurata la Strada Aumentata dei Castelli della Loira: con un tablet o un cellulare sarà possibile entrare nei castelli più affascinanti della zona e scoprirne ogni scorcio, tra opere d’arte, personaggi e storie del passato.


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