PALMIRA: ALMENO 5 ANNI PER RICOSTRUIRE
Ci vorranno almeno cinque anni per ricostruire la città di Palmira, una volta raggiunta la pace. A dirlo sono alcuni ufficiali siriani, proprio quando vengono pubblicate nuove Immagini aeree della città, praticamente rasa al suolo dalle milizie dello Stato Islamico.
La distruzione del sito archeologico di Palmira è una delle azioni dimostrative dello Stato Islamico, che si è accanito sul sito con l'intento (riuscito) di offendere le culture e la tradizioni non islamiche e ne ha fatto un simbolo di propaganda interna.
A scattare le nuove istantanee di Palmira sono stati degli aerei militari russi: la città, 250 chilometri a nord est di damasco, è ora sotto il controllo del governo siriano di Assad, che l'ha liberata dall'Isis.
Gli archeologi del regime stanno ancora cercando di capire quanto estesi siano i danni, ma per la ricostruzione ci vorranno sicuramente almeno cinque anni. Tra loro c'è Mohamed Asaad, figlio di Khaled, ex direttore del sito decapitato dalle milizie dello Stato Islamico che decise di non abbandonare l'area. «La maggior parte dei siti è rovinata dal 40 al 70 per cento. La ricostruzione costerà milioni di dollari» - ha detto Asaad in un'intervista al Times.
«Cominceremo con l'Arco di Trionfo, simbolo di vittoria e pace, così potrà diventare un simbolo della volontà e della determinazione del nostro popolo». Il direttore generale delle antichità siriane, Maamoun Abdulkarim, è al lavoro insieme alla compagnia francese Iconem, per studiare i danni: visite sul campo e modellazione 3d, per ora, poi, una volta finita la guerra, comincerà la ricostruzione. «Mi appello a tutti i ricercatori, a prescindere dalla loro affiliazione politica, a venire qua e aiutarci» - ha detto Abdulkarim.
Si, certamente, ricostruire è necessario e doveroso, ma ciò che l'Isis voleva lo ha ottenuto usare la nostra storia come simbolo da abbattere in maniera definitiva. Potremo ricostruire le fattezze, ma il danno è fatto.
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