LE MOSTRE IN ITALIA DA NON PERDERE A MARZO 2018. Scelte per voi da IAM
Marzo molto ricco di mostre importanti in tutta Italia quasi equamente distribuite tra fotografia, old masters e contemporanei.
Parma offere la sua fiera dell'antiquariato che cresce e Bologna racconta i suoi gioielli museali. Milano offre i capolavori del Philadelphia Museum of Art ed a Roma alla Gagosjan i vasi contemporanei di Kusaka. Poi non da meno Perugia, Cassino, Ferrara, Lugano Venezia...
Insomma Un'Italia tutta da godere.
Vivian Maier – La fotografa ritrovata
Bologna - 02/03/2018 : 27/05/2018
Dal 3 Marzo al 27 maggio 2018 l’incantevole Palazzo Pallavicini, dopo la mostra dedicata a Milo Manara, proporrà al pubblico un’esposizione dal linguaggio totalmente diverso: le sale rinascimentali del Palazzo presenteranno “Vivian Maier - La fotografa ritrovata”, una straordinaria mostra con le magnifiche fotografie originali di una delle fotografe più apprezzate di questo secolo. La mostra è stata realizzata da Palazzo Pallavicini con la curatela di Anne Morin di DiChroma Photography sulla base delle foto dell’archivio Maloof Collection e della Howard Greendberg Gallery di New YorkLeggi tutto La mostra offrirà ai visitatori un eccezionale percorso espositivo diviso in differenti sezioni tematiche, affrontando tutti gli argomenti che la Maier sentiva più cari e vicini: infanzia, autoritratti, ritratti, vita di strada, oggetti e colore. La curatrice, in occasione dell’esposizione, ha eseguito una selezione molto accurata delle migliaia di fotografie a disposizione; verranno, infatti, presentate ben 120 fotografie in bianco e nero, di cui 10 in grande formato, 90 di formato medio più una meravigliosa sezione di 20 foto a colori relativa alla produzione degli anni Settanta dell’artista.
PALAZZO PALLAVICINI - Via San Felice 24 - Bologna - Emilia-Romagna dal 02/03/2018 - al 27/05/2018 - Vernissage: 02/03/2018 su invito
Biglietti: – Intero: euro 13,00 – Ridotto: euro 11,00
Mercanteinfiera
Parma dal 3 all' 11 marzo 2018
Dici “jeans” e ti viene in mente Levis Strauss. Raramente viene in mente Genova, città dalla quale, invece, la storia del jeans ebbe inizio. Dici “La Freccia Nera, David Copperfield, Jane Eyre”, ma pochi ricordano il suo autore, Anton Giulio Majano, genio dell’etere quando ancora la TV era un medium tutto da esplorare. Poi c’è l’antiquariato, il modernariato, l’illustrazione, il collezionismo vintage tra moda e rari oggetti iconici del design. Un viaggio un po’ nel tempo e un po’ nell’armadio dove non è raro trovare il lusso e il suo contrario.
Sono proprio queste le suggestioni di Mercanteinfiera, l’appuntamento di Fiere di Parma, meta di collezionisti e appassionati da tutto il mondo che prenderà il via sabato 3 marzo.
Oltre 40 mila mq di superficie espositiva dove è possibile scoprire trumeau settecenteschi, raffinate porcellane, preziosi e orologeria d’epoca (da Vacheron-Constantin a Audemars-Piguet) accanto a un Brancusi, a una lampada di Frank Lloyd Wright o Gae Aulenti, oppure accanto ad un strano telefono affogato in bachelite. Arte, divagazioni artistiche e azzardi d’ironia proposti da 1000 espositori italiani ed esteri che catturano buyer (ne sono attesi 5000 da Usa, UK, Turchia, Francia, Germania, Austria, Spagna, Russia Danimarca, Belgio, Svizzera, Cina e Giappone) e un pubblico sempre più alla ricerca di oggetti capaci di raccontare.
Un format di successo anche grazie alle sue mostre collaterali che ripercorrono come sempre un pezzo del "costume" del nostro Paese. La prima “ E i teleromanzi stanno a guardare” è dedicata al “sovrano del feuilleton televisivo”, Anton Giulio Majano proposto nella sua veste inedita di regista cinematografico. I manifesti dei film, in mostra a Fiere di Parma, arrivano dalla collezione privata del curatore Mario Gerosa studioso di cinema e televisione. Al jeans, il tessuto blu più famoso al mondo, è dedicata invece la seconda collaterale “Blu di Genova. Il Jeans è una storia italiana”. La mostra è curata da Serena Bertolucci, direttrice di Palazzo Reale di Genova e da Paolo Aquilini direttore del Museo della Seta di Como e racconta - attraverso filati, tessuti e attrezzi d’epoca - i segreti della tintura del tessuto genovese che ha fatto nel mondo la storia dell’abbigliamento moderno.
E se Genova fu capitale di questa tradizione tessile, fu nel Nuovo Mondo, nel 1873 che un tedesco, Levis Strauss, brevettò il primo paio di pantaloni da lavoro con doppie cuciture, rivetti di metallo e rigorosamente in fustagno tinto di blu: il “Blu di Genova” appunto o Blu Jeans come li chiamiamo sin da allora.
Fedele a questa sua identità poliedrica, Mercanteinfiera propone per la prima volta l’“Illustratore”, un’esposizione curata da Alessandro Canu e Jamais Vu dedicata alla realtà creativa dell’illustrazione indipendente. In mostra le opere dei giovani James Kalinda Jonny, Cobalto e Isabella Bersellini. Mercanteinfiera chiude domenica 11 marzo.
Torna anche nell’edizione Primavera il servizio gratuito L’Esperto Risponde, una guida che da sempre accompagna gli acquisti e le curiosità dei visitatori. Durante le giornate della manifestazione il servizio offre consulenza gratuita nei vari settori dell’antiquariato principalmente in tema di autenticità, corretta attribuzione di provenienza ed epoca, tecnica esecutiva e valore medio di mercato
Fiere di Parma- Viale delle Esposizioni, 393A
dal 3 all'11 marzo 2018
Orari: dalle 10 alle 19
BIGLIETTI: Euro 10 (intero); Euro 8 ( on line) Euro 7
WEB: www.mercanteinfiera.it
Stati d’animo. Arte e psiche tra Previati e Boccioni
Ferrara - 03/03/2018 : 10/06/2018
La mostra che aprirà i battenti al Palazzo dei Diamanti il prossimo 3 marzo si propone di posare uno sguardo nuovo sull’arte italiana di fine Ottocento. Nella rassegna verrà infatti indagata per la prima volta la poetica degli stati d’animo e con essa uno dei fondamentali apporti del nostro paese all’arte moderna. Opere manifesto quali Ave Maria a trasbordo di Giovanni Segantini, la Maternità di Gaetano Previati, il trittico degli Stati d’animo di Umberto Boccioni, e altri importanti esiti dell’arte italiana e internazionale tra Otto e Novecento, condurranno i visitatori in un viaggio nei territori dello spirito Si tratta di un momento cruciale per l’avvento della modernità che vede scienza e arte impegnate come mai prima nell’indagine della psiche, con gli artisti che sperimentano un nuovo alfabeto visivo capace di portare nell’opera la materia mutevole e inafferrabile degli stati d’animo. Tra di loro figurano i protagonisti della scena artistica dell’epoca, dai maestri del simbolismo e divisionismo, come Segantini, Previati, Giuseppe Pellizza da Volpedo, Angelo Morbelli e Medardo Rosso, fino a quelli dell’avanguardia futurista, i più giovani Balla, Carrà e soprattutto Boccioni, che seppe raccogliere il testimone dalla generazione precedente e creare un linguaggio dirompente che pone “lo spettatore al centro del quadro”, per trascinarlo nella dinamica delle emozioni e nella polifonia della metropoli moderna.
PALAZZO DEI DIAMANTI - Corso Ercole I D'este 21 - Ferrara - Emilia-Romagna dal 03/03/2018 - al 10/06/2018 - Vernissage: 03/03/2018
Biglietti: Intero: euro 13,00 – Ridotto: euro 11,00
ANTONIO LIGABUE
Genova, dal 03 Marzo 2018 al 01 Luglio 2018
Una mostra antologica per ripercorrere la vicenda umana e creativa di Antonio Ligabue, uno degli autori più geniali e originali del Novecento italiano. La mostra, curata da Sandro Parmiggiani e Sergio Negri, prodotta e organizzata da ViDi con la Fondazione Antonio Ligabue di Gualtieri (RE) in collaborazione con Comune di Genova e Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura, propone 80 opere, tra dipinti, sculture, disegni e incisioni di Ligabue. Il percorso espositivo si snoda tra i due poli principali entro i quali si sviluppa l’universo creativo di Ligabue: gli animali, selvaggi e domestici, e i ritratti di sé. Tra gli animali abitatori delle foreste e delle savane si trovano alcuni dei maggiori capolavori dell’artista, come Tigre reale, realizzato nel 1941 quando Ligabue era ricoverato nell’Ospedale psichiatrico San Lazzaro di Reggio Emilia; tra quelli delle campagne, le due versioni di Cani da caccia con paesaggio; c’è poi l’impressionante galleria di autoritratti, come i dolenti Autoritratto con berretto da motociclista del 1954-55 e Autoritratto del 1957. Non mancano altri straordinari dipinti, dai paesaggi bucolici, alla Carrozzella con cavalli e paesaggio svizzero ad alcune versioni delle Lotta di galli, ad Aquila con volpe della fine degli anni quaranta, alla Vedova nera con volatile e alla Testa di tigre della metà degli anni cinquanta, fino alla Crocifissione. Ligabue rappresenta sia animali domestici, colti in un’atmosfera agreste, inseriti in paesaggi in cui giustappone le terre piatte della Bassa reggiana, dove visse dal 1919 alla morte nel 1965, e i castelli, le chiese, le guglie e le case con le bandiere al vento sui tetti ripidi della natia Svizzera, sia gli animali della foresta e del bosco – tigri, leoni, leopardi, gorilla, volpi, aquile – di cui conosceva molto bene l’anatomia, spesso colti nel momento in cui stanno per piombare sulla preda, con un’esasperazione di stampo espressionista, sia nella forma sia nel colore, e con un’attenzione quasi spasmodica per la reiterazione di elementi decorativi.
Palazzo Ducale
BIGLIETTO: Intero 11 €, Ridotto 9 €, Scuole e bambini dai 6 ai 12 anni 4 € (audioguida inclusa)
WEB: http://www.palazzoducale.genova.it/
IMPRESSIONISMO E AVANGUARDIE. CAPOLAVORI DAL PHILADELPHIA MUSEUM OF ART
Milano, dal 08 Marzo 2018 al 02 Settembre 2018
Le collezioni d’arte moderna e impressionista sono uno dei fiori all’occhiello del Philadelphia Museum of Art. Provocatorie e sperimentali secondo i critici dell’epoca, le opere di Pierre-Auguste Renoir, Claude Monet, Paul Cézanne, Henri Matisse, Pablo Picasso e Paul Klee, tra gli altri, sono oggi considerate i grandi tesori del museo di Philadelphia. La peculiarità del museo sta nell’aver assemblato il proprio patrimonio grazie alla donazione di collezionisti dalla forte personalità, che spesso hanno creato le loro collezioni in stretta collaborazione con gli artisti, elemento che aggiunge un enorme valore al patrimonio del museo, oggi incrementato anche con opere di giovani artisti.
Palazzo Reale
INFO: +39 0288445181 - E-MAIL : c.mostre@comune.milano.it - WEB: http://www.palazzorealemilano.it/
Renato Ranaldi – Clinamen
Cassino - 09/03/2018 : 09/07/2018
Nell'ambito del programma di attività espositive del CAMUSAC (Cassino Museo Arte Contemporanea), venerdì 9 marzo 2018 alle ore 17 si aprirà al pubblico la mostra antologica di opere di Renato Ranaldi riunite sotto il titolo "Clinamen", a cura di Bruno Corà
Dopo le ultime esposizioni personali effettuate alla Kunsthalle di Göppingen (2011), a Livorno presso la Galleria Peccolo (2014) e a Firenze presso la Galleria Il Ponte (2016), durante le quali Ranaldi ha messo in evidenza il ciclo di opere denominate rispettivamente "Fuoriquadro" (2008), "Fuoriasse" (2008), "Fuoricarta" (2012) e "Scioperii" (2014-15), ora, nei vasti ambienti del Museo di Cassino è la volta di un cospicuo numero di lavori, di differente datazione, recanti il denominatore comune di una devianza ideativa e linguistica nei confronti di presunte normative che tanto la tradizione artistica quanto l'attualità e l'oscillazione dei gusti, che la caratterizzano, imporrebbero di osservare. Saranno pertanto presenti in mostra sculture quali veri complessi plastici come Bilico d'i' ciucho e la berva, 2003, Bilico celeste, 1988, presentato alla Biennale di Venezia del 1988, Tetrabalulo, 1989, Ikona, 1996, Nudo sdraiato, 2005, La joie de mourir, 2007 e una serie di "Fuoriquadro" di diversi anni e misure, oltre ad alcune nuove installazioni che verranno realizzate in situ negli ambienti del museo in occasione della mostra. "Clinamen", nelle riflessioni di Lucrezio sul pensiero epicureo, è condizione naturale e spontanea a una deviazione materiale e concettuale che consente l'avvento di nuove fenomenologie. Nelle modalità formative del lavoro artistico di Ranaldi esso si verifica come prassi di incontro e contrasto tra entità esistenti o prodotte dall'artista stesso mediante le quali dar vita a forme nuove.
CAMUSAC - CASSINO MUSEO DI ARTE CONTEMPORANEA - via Casilina Nord 1 - Cassino - Lazio dal 09/03/2018 - al 09/07/2018 - Vernissage: 09/03/2018 ore 17
RITRATTI DI FAMIGLIA. PERSONAGGI, OGGETTI, STORIE DEL MUSEO CIVICO FRA BOLOGNA, L'ITALIA, L'EUROPA
Bologna dal 09 Marzo 2018 al 19 Agosto 2018
Lungo un’ideale linea del tempo che va dal 1522, anno di nascita di Ulisse Aldrovandi, al 1944, anno di morte di Pericle Ducati, sono disposti oltre 350 oggetti caratterizzati dal legame con le principali figure che hanno contribuito alla formazione e allo studio delle collezioni del Museo.
Diciotto personaggi compongono la galleria degli avi di quello che oggi è il Museo Civico Archeologico di Bologna, dei veri e propri “Ritratti di famiglia”, a cui si affiancano le storie degli oggetti archeologici, della formazione delle raccolte del Museo, della storia di Bologna e dei suoi vivaci istituti culturali. Conducendo il visitatore lungo il cammino di sviluppo del modo di guardare all’antico, dal ‘600 fino alla nascita della scienza archeologica e delle moderne strutture di valorizzazione e di tutela, si scoprirà che un racconto apparentemente marginale permette inaspettate aperture verso vicende storico-politiche, culturali, sociali.
Una narrazione a più voci che proietta la città in un panorama italiano ed europeo già a partire dal XVI secolo.
Museo Civico Archeologico Via dell'Archiginnasio 2 INFO: +39 051.27.57.211 - E-MAIL : mca@comune.bologna.it - WEB:http://www.museibologna.it/a
‘TUTTA L’UMBRIA UNA MOSTRA’. LA MOSTRA DEL 1907 E L’ARTE UMBRA TRA MEDIOEVO E RINASCIMENTO
Perugia dal 11 Marzo 2018 al 10 Giugno 2018
Nel 2018 si celebrano i cento anni della Galleria Nazionale dell’Umbria, uno dei più importanti musei della nazione - fondato il 17 gennaio 1918 - che vanta una straordinaria collezione di capolavori di artisti come Duccio, Beato Angelico, Piero della Francesca, Pintoricchio, Perugino e Pietro da Cortona.
Molte sono le iniziative in programma per celebrare l’evento pensate per promuovere e valorizzare l’arte della regione, con una particolare attenzione alla raccolta della Galleria, vera e propria antologia dei vertici della scuola umbra.
La prima in ordine di tempo è l’esposizione dal titolo ‘Tutta l’Umbria una mostra’. La mostra del 1907 e l’arte umbra tra Medioevo e Rinascimento, in programma dall’11 marzo al 10 giugno 2018.
La rassegna, curata da Cristina Galassi e Marco Pierini, col patrocinio della Conferenza episcopale umbra, della Regione Umbria e del Comune di Perugia, prende spunto dalla storica “Mostra d’antica arte umbra” del 1907, la più imponente esposizione mai organizzata nella regione, che attraverso poco meno di mille pezzi (170 dipinti, più di 30 sculture e arredi lignei e in pietra, un centinaio di manufatti di oreficeria, 300 oggetti tra paramenti sacri, tessuti e merletti antichi, 160 codici miniati e circa 200 ceramiche), contribuì a definire per la prima volta le caratteristiche della scuola umbra e i suoi tratti originali. La mostra presenterà circa 130 opere di autori quali Arnolfo di Cambio, Gentile da Fabriano, Niccolò di Liberatore, Benozzo Gozzoli, Matteo da Gualdo, Pintoricchio e Perugino, e riproporrà, con grande impatto visivo grazie all’allestimento progettato da Daria Ripa di Meana e Bruno Salvatici, la sorprendente ricchezza dell’arte che fiorì in Umbria tra Medioevo e Rinascimento, mettendo parallelamente in evidenza l’evoluzione degli studi storico-critici condotti nel lasso di tempo che va dal 1907 a oggi.
Galleria Nazionale dell’Umbria
BIGLIETTO: intero € 8, ridotto € 4
INFO: +39 075.58668415 - E-MAIL : gan-umb@beniculturali.it -WEB: http://www.gallerianazionaledellumbria.it/
Francesco Arena – 3,24 mq
Roma - 16/03/2018 : 09/05/2018
In occasione del quarantennale della strage di via Fani, il MAXXI - Museo nazionale delle arti del XXI secolo rende onore alla memoria di Aldo Moro. E lo fa attraverso lo sguardo di un artista, Francesco Arena: la sua opera 3,24 mq, che riproduce in dimensioni reali l’angusto spazio nel quale Moro fu tenuto prigioniero per 55 giorni, sarà esposta dal 16 marzo al 9 maggio (date del rapimento e del ritrovamento del corpo) nel cuore del museo, nella galleria che ospita la collezione permanente con ingresso libero dal martedì al venerdì Durante i 55 giorni di esposizione, saranno organizzati incontri con storici, studiosi, giornalisti, scrittori: per non dimenticare.
Dice Giovanna Melandri, Presidente Fondazione MAXXI: “Avevamo già in programma questa celebrazione, ma oggi più che mai ci sembra necessaria. Anche un’istituzione come il MAXXI deve fare la sua parte per contrastare ogni segnale di imbarbarimento del clima culturale e sociale del nostro Paese. Ci auguriamo che vengano in tanti, soprattutto giovani, ad assistere agli incontri e a vedere con i propri occhi un’opera d’arte che ci fa rivivere in modo profondamente toccante uno dei momenti più tragici della nostra storia recente”.
MAXXI - MUSEO DELLE ARTI DEL XXI SECOLO - Via Guido Reni 4a - Roma - Lazio dal 16/03/2018 - al 09/05/2018 - Vernissage: 16/03/2018
Picasso. Uno sguardo differente
Lugano - 17/03/2018 : 17/06/2018
Dal 18 marzo al 17 giugno 2018 il Museo d’arte della Svizzera italiana di Lugano rende omaggio al grande maestro spagnolo con la mostra Picasso. Uno sguardo differente, realizzata in collaborazione con il Musée national Picasso di Parigi e a cura di Carmen Giménez, una delle massime esperte dell’artista. Attraverso il rapporto tra disegno e scultura, l’esposizione mostra in maniera inedita l’evoluzione del linguaggio di Pablo Picasso
Con 130 opere, 105 disegni e 15 sculture, tutti eseguiti tra il 1905 e il 1967, l’esposizione si dispiega attraverso un vasto arco cronologico e intende gettare luce sul ruolo di Picasso nello sviluppo dell’arte del Ventesimo secolo. La selezione offre una prospettiva inedita della sua creatività e comprende ogni fase della sua evoluzione artistica, privilegiandone i lavori sconosciuti al grande pubblico, non solo per la loro rarità ma anche per la capacità di ampliare le convenzionali interpretazioni dell’opera di Picasso.
Nella mostra prevalgono le opere su carta, strettamente legate al Picasso più intimo, accanto alle sculture: due delle tecniche privilegiate dall’artista, raramente proposte in dialogo in occasioni espositive. Le opere in mostra sono state concesse in prestito dal Musée national Picasso di Parigi, che raccoglie la più completa collezione di lavori dell’artista, e documentano tutte le fasi del suo percorso creativo, dal periodo blu al cubista, fino a quelle conclusive. Tra queste Testa femminile: Fernande (Paris, 1909), il collage/papier collé con natura morta Bicchiere, bottiglia di vino, pacchetto di tabacco, giornale (1914); Minotauro ferito, cavallo e figure (1936); Testa femminile (1962).
MASI LUGANO LAC - Piazza Bernardino Luini, 6 CH - 6900 - Lugano dal 17/03/2018 - al 17/06/2018 - Vernissage: 17/03/2018 ore 17
Bellini / Mantegna – Capolavori a confronto
Venezia - 20/03/2018 : 01/07/2018
Affascinante, per un profano, cercare le differenze tra le due “Presentazioni di Gesù al Tempio” eccezionalmente affiancate nella raffinata mostra proposta dalla Fondazione Querini Stampalia, a Venezia. Due capolavori assoluti della storia universale dell’arte, l’uno di mano di Giovanni Bellini, di Andrea Mantegna il secondo. Ad un primo sguardo sembrano del tutto eguali, eppure si capisce che le due opere-specchio hanno “personalità diversissime”. Ma chi fu l’inventore della meravigliosa composizione? Bellini, veneziano, e Mantegna, padovano del contado, si conobbero certamente, dato che quest’ultimo sposò la sorellastra del primo
Ma sarebbe sbagliato, immaginarli l’uno accanto all’altro intenti nel dipingere questo medesimo soggetto. Certo il cartone, la cui realizzazione richiedeva un enorme virtuosismo artistico, “stregò l’uno e l’altro, ma un lasso di tempo non piccolo, una decina di anni, separa i due capolavori”. Che, sia pure a distanza, si sia trattato di una gara alla massima eccellenza, lo si evince dalla qualità assoluta delle due opere. E’ un caso probabilmente irripetibile quello che consente, per la prima volta nella storia dell’arte, di ammirare l’una a fianco dell’altra. “E’ l’effetto di una di quelle alchimie che di tanto in tanto si verificano nella storia. Nel nostro caso, l’impossibile è diventato possibile nel dipanarsi della complessa trattativa che ci ha portato a concedere il prestito del nostro Bellini alla grande mostra su Andrea Mantegna e Giovanni Bellini, che il 1 ottobre 2018 aprirà alla National Gallery di Londra per poi trasferirsi alla Gemäldegalerie di Berlino il 1 marzo 2019. Il raffronto tra le due “Presentazioni al Tempio” è uno dei cardini di queste mostre. Per accogliere questo magico confronto, la Querini Stampalia ha mobilitato l’architetto Mario Botta per l’allestimento e sta predisponendo un innovativo sistema illuminotecnico. Non solo: accanto a queste due inarrivabili “vedettes” in Querini saranno esposte le opere coeve patrimonio del museo veneziano. E il visitatore sarà poi invitato, con lo stesso biglietto a scoprire, o riscoprire, gli infiniti tesori della Querini Stampalia, una casa-museo tra le più importanti al mondo. Sala dopo sala, negli storici ambienti, si avrà l’emozione di entrare nell’universo di una delle più potenti e illustri Famiglie veneziane: ammirare le celebri opere d’arte, i preziosi arredi, patrimonio della Famiglia e pervenuti alla Fondazione nel 1869, poco meno di 150 anni fa, a seguito dell’importante lascito. E’ un mondo di storia, cultura, meraviglia quello che attende i visitatori in Querini, in un’atmosfera unica com’è quella della Venezia autentica.
FONDAZIONE QUERINI STAMPALIA - Campo Santa Maria Formosa 5252 - Venezia - Veneto
dal 20/03/2018 - al 01/07/2018- Vernissage: 20/03/2018 ore 18
Salone Internazionale del Restauro dei Musei e delle Imprese Culturali 2017
Ferrara - 21/03/2018 : 23/03/2018
Torna, nella storica sede di Ferrara, il Salone Internazionale del Restauro, dei Musei e delle Imprese Culturali, giunto alla sua XXV edizione con il patrocinio del MiBACT - Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo.
Tre giornate che celebreranno il traguardo di questo importante venticinquesimo capitolo, presentando un programma imperdibile di esposizioni, convegni, eventi e mostre, nell'intento di promuovere il patrimonio culturale e ambientale sotto ogni aspetto. Una delle novità più importanti è l'ottenimento della certificazione internazionale ISF Cert - Istituto di certificazione di dati Statistici Fieristici, che conferma e celebra il ruolo centrale e strategico del Salone nel panorama fieristico mondiale.
Il Salone guarda alle nuove logiche di mercato, alle opportunità e alle necessità di cambiamento del Paese, nella convinzione che il patrimonio storico-artistico e ambientale ne siano la principale risorsa. Una risorsa che deve trovare luoghi, opportunità, professionalità in sinergia tra loro e in grado di valorizzarli e trasformarli in un importante volano dell'economia nazionale. Questo il Salone vuole rappresentare ogni anno, un irrinunciabile spazio per dare risalto alle imprese culturali.
FERRARAFIERE - Viale Della Fiera 11 - Ferrara - Emilia-Romagna dal 21/03/2018 - al 23/03/2018 - Vernissage: 21/03/2018
Be Comics! 2018
Padova - 23/03/2018 : 25/03/2018
Tre effervescenti giornate zeppe di conferenze, incontri con gli autori, workshop, percorsi tematici, mostre e spettacoli dedicati alla letteratura illustrata, all’animazione e al gioco nelle sue varie declinazioni, rivolte ad un pubblico vasto di adulti, adolescenti, bambini, famiglie e appassionati. Dal 23 al 25 marzo prossimi torna Be Comics!, seconda edizione del “Festival internazionale del fumetto, del gioco e della pop culture”, ospitato dalla città e organizzato da Arcadia Arte srl con il patrocinio del Comune e dell’Università degli studi di Padova, per la curatela artistica di Matteo Stefanelli. Molte le iniziative e le proposte che accompagnano il Festival, a confermare l’attenzione della città verso questa popolare manifestazione. Un primo incontro è in programma già il prossimo 12 dicembre; un convegno dedicato alle dinamiche del gioco strutturato, iniziativa dell’Università, partner principale di Be Comics! 2018, e a cura del Dipartimento di Beni Culturali. La giornata di studi intende esplorare il rapporto tra il mondo dei giochi, nelle sue diverse declinazioni, intersecato con il mondo della ricerca scientifica. Vi saranno quindi interventi di musicologi, archeologi, ingegneri, studiosi di storia dell’arte ed esperti di turismo. Un momento di approfondimento tra i molti previsti dall’Ateneo che ha dato vita anche ad un progetto comune sul tema della divulgazione scientifica, puntando all’illustrazione quale mezzo di comunicazione finalizzata a scopi didattici e formativi. Sul tema, in occasione di Be Comics! saranno organizzati alcuni talk con autori provenienti dal mondo accademico a confronto con noti fumettisti italiani.
Già dalla prima edizione, uno degli obiettivi del Festival è stato il coinvolgimento della città, prima e durante la manifestazione. Così, già a partire dal mese di dicembre inizierà un progetto di sensibilizzazione cittadina che vede il coinvolgimento delle librerie e fumetterie indipendenti di Padova, che sono ben 14 diffuse tra centro storico e quartieri limitrofi, e che porterà ad una serie di appuntamenti, incontri tematici, laboratori e iniziative gratuite e aperte ad un pubblico di tutte le età. Una promozione reciproca ma soprattutto a favore di piccole e medie realtà cittadine che necessitano di visibilità. Dall’ 8 Dicembre in via del Santo sarà allestito un “info point pop-up” interamente firmato Be Comics per accogliere e informare tutti coloro che desiderano saperne di più sul festival.
CENTRO CULTURALE ALTINATE - SAN GAETANO - Via Altinate 71 - Padova - Veneto dal 23/03/2018 - al 25/03/2018 - Vernissage: 23/03/2018
Flavio Favelli – Serie Imperiale
Valsamoggia - 24/03/2018 : 03/06/2018
Serie Imperiale è un progetto dell’artista Flavio Favelli a cura di Elisa Del Prete e Silvia Litardi promosso dall’associazione culturale Nosadella.due su commissione pubblica della Fondazione Rocca dei Bentivoglio (Valsamoggia, Bologna), vincitore della seconda edizione di Italian Council 2017, ideato dalla Direzione Generale Arte e Architettura Contemporanee e Periferie Urbane (DGAAP) – Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo. Da una riflessione sulle pratiche di decorazione pittorica nella storia dell’arte, dall’antichità a oggi, fino al fenomeno contemporaneo della ‘street art’, Flavio Favelli guarda da alcuni anni con particolare interesse alla pittura murale e alle sue implicazioni sociali, concettuali ed estetiche. Dal 24 marzo 2018 il progetto Serie Imperiale prenderà forma a partire dalla realizzazione di due wall painting site specific nel centro di Bazzano, nelle colline sopra Bologna, e si inserirà nella vita e nella cultura emiliana quale prima opera dell'artista per il territorio in cui vive e lavora da più di quindici anni.
Nell’arco di tutto il 2018 il progetto attraverserà tre fasi operative distinte che daranno origine a un'opera composita su più supporti, metafora dello stratificarsi della storia italiana cui l'opera fa riferimento. Il soggetto scelto dall'artista per i due wall painting riprende infatti la bizzarra iconografia di francobolli storici del Regno d’Italia appartenenti alla serie “Imperiale” emessa dal 1929 al 1934 cosiddetta sovrastampata, simboli dell'occupazione fascista durante il Regno d'Italia.
Dalla stratificazione storica a quella paesaggistica l'intervento di Favelli si innesterà al tempo stesso in un contesto più ampio che ha a che fare con la vitalità di un paesaggio anch'esso stratificato, collocandosi nel vecchio quartiere operaio di Bazzano, tra i centri che hanno dato vita al più grande comune fuso d'Italia, Valsamoggia.
CASA DEL POPOLO - via Ceré 12 - località Bazzano - Valsamoggia - Emilia-Romagna dal 24/03/2018 - al 03/06/2018 - Vernissage: 24/03/2018 ore 18
Il Rinascimento di Gaudenzio Ferrari
Novara - 23/03/2018 : 01/07/2018
Finalmente una grande mostra su Gaudenzio Ferrari, un artista che nel Cinquecento venne ritenuto da Giovanni Paolo Lomazzo – insieme a Mantegna, Michelangelo, Polidoro da Caravaggio, Leonardo, Raffaello e Tiziano – uno dei sette “Governatori” nel “Tempio della Pittura”.
“Il Rinascimento di Gaudenzio Ferrari” coinvolgerà, dal 23 marzo al 1 luglio 2018, tre città del Piemonte – Novara (Castello), Vercelli (L’Arca) e Varallo Sesia (Pinacoteca e Sacro Monte) – estendendosi, al di là delle sedi espositive, in chiese ed edifici delle città e del territorio, dove sono presenti affreschi e altre opere del Maestro.
Per la sede di Varallo è prevista la proroga fino al 16 settembre 2018.
Il grande progetto culturale è promosso e sostenuto dall’Assessorato alla Cultura e Turismo della Regione Piemonte e dal Comune e Pinacoteca di Varallo, dai Comuni di Novara e Vercelli.
Le novità de “Il Rinascimento di Gaudenzio Ferrari” non saranno solo scientifiche, legate alla più puntuale conoscenza di un artista tra i maggiori del XVI secolo. Molti sono infatti gli aspetti innovativi del progetto. Innanzitutto il forte coinvolgimento, accanto ai curatori, di giovani studiosi, usciti dalle Università piemontesi e lombarde. Poi la particolare attenzione ai diversi pubblici, grazie anche alla grande cura riservata alla didattica, sia nelle sedi espositive che online, aspetto per cui è stato coinvolto il Dipartimento Architettura e Design del Politecnico di Torino. Per i più piccoli, ad esempio, la mostra sarà “A dimensione famiglia” consentendole di fregiarsi del marchio “Nati con la Cultura”. Si è inoltre scelto di garantire al visitatore di ciascuna sede un’esperienza completa sull’artista, in modo che anche la fruizione di una sola, possa comunque risultare significativa. Speciali pacchetti permetteranno, a chi è interessato, una fruizione “slow” della mostra valorizzando le molte opportunità di visita e conoscenza che il territorio offre, valorizzando gli itinerari sul patrimonio gaudenziano a Vercelli e Novara, grazie al supporto offerto dalla Consulta per i beni ecclesiastici del Piemonte e dalla rete dei musei e dei beni culturali. Insomma un grande progetto di “rete” culturale che unisce una grande mostra all’arte, architettura, ambiente, tradizioni dei territori in essa coinvolti.
CASTELLO DI NOVARA - Piazza Martiri della Libertà - Novara - Piemonte dal 23/03/2018 - al 01/07/2018 - Vernissage: 23/03/2018
Shio Kusaka
Roma - 28/03/2018 : 26/05/2018
Questa è la sua prima mostra personale con la galleria e la sua prima in Italia.
Mentre le mostre di Kusaka presentano solitamente una combinazione di astrazione e rappresentazione, questa è la prima a concentrarsi esclusivamente sul suo lavoro astratto. Le ceramiche, variazioni sulla forma del vaso, sono disegnate e incise con linee geodetiche continue, un processo che è simultaneamente sistematico e intuitivo Le ripetizioni minimaliste si estendono attraverso i volumi rotondi, riecheggiando le griglie di Agnes Martin, oil wall drawings basati su istruzioni di Sol LeWitt, che abbracciano le irregolarità della linea disegnata a mano, creando terreni sinuosi e oscillanti.
In tutta la sua opera, Kusaka ha infuso le sottigliezze del mezzo ceramico con dettagli giocosi come gocce di pioggia, grano e di legno. Le sue opere geometriche, tuttavia, offrono una visione più diretta della sua maestria tecnica, mentre scopre le infinite evoluzioni che possono derivare dall'adesione a un singolo processo e approccio. In precedenti lavori astratti, Kusaka spesso "terminava" una linea o schema a griglia una volta che veniva distorto la curvatura del vaso, producendo modelli frammentati che appaiono come disegni sovrapposti, contraddicendo il volume tridimensionale. In questi nuovi lavori, , assume un approccio quasi topografico, ampliando la reattiva tattilità necessaria per lanciare libero il pensiero scolpendo o disegnando linee intricate lungo le superfici di ciascun vaso.
GAGOSIAN GALLERY Via Francesco Crispi 16 - Roma - Lazio dal 28/03/2018 - al 26/05/2018 - Vernissage: 28/03/2018 ore 18
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