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SI È CHIUSA A NY LA PRIMA MOSTRA DEDICATA AI CANI (E CURATA DA UN CANE)


C'è molto di originale dal debutto curatoriale di Rocky Dawson; un'ambiziosa esposizione intitolata " dOGUMENTA ". L'unicità della mostra è in gran parte dovuta al fatto che Rocky non è professionista tradizionale del mondo dell'arte. È un cane: un mix di terrier di Yorkshire e Maltese, che ha come proprietaria il critico d'arte Jessica Dawson. Il lavoro di Rocky è stato ospitato da Arts Brookfield, è la prima mostra d'arte appositamente progettata per rivolgersi a Rocky ed ai suoi colleghi canini. Dove? A New York, ovviamente!

La Dawson ha sempre girato per gallerie con il suo Rocky, e tra le tante mostre visitate dalla coppia era sempre la Dawson a soffrire piu facilmente dell'affaticamento artistico, mentre Rocky non si è mai annoiano ed ha sempre conservato l'energia e l'entusiasmo, dimostrando con la coda il suo apprezzamento o meno.


Rocky e la sua proprietaria, Jessica Dawson, curatrice di "dOGUMENTA"

La Dowson da buona padrona di cani, si è chiesta quale fosse il suo criterio artistico ed ha notato che Rocky non leggeva i comunicati stampa ne i curricula degli artisti e non si interessava alle recensioni, andava dritto e diretto verso le opere che lo interessavano, che gli trasmettevano qualcosa. Così la critica d'arte ha pensato che troppo spesso nel suo lavoro molto e troppo spesso è mediato da influenze esterne, da pregiudizi e convenzioni, da sovrastrutture e dal mercato, aspetti che non condizionano le scelte di Rocky che "legge" l'arte per istinto e che per questo tutti i cani hanno qualcosa da insegnare nel mondo dell'arte e del rapporto con l'arte contemporanea".

"DOGUMENTA" è il modo con cui la Dawson ha voluto dare forma a queste sue riflessioni. A differenza delle tipiche mostre di Chelsea, le opere in "dOGUMENTA" sono tutte a livello degli occhi di Rocky, e la Dawson non deve piu prenderlo in braccio per aiutarlo a vederle.

Una provocazione? Probabilmente si e volutamente, ma non sarebbe ne la prima ne l'ultima nella storia dell'arte. Una Presa in giro? No, visto che agli artisti è stato chiesto di creare opere secondo il loro stile solo pensando ad un pubblico con criteri diversi. Un modo goliardico? Anche, ma che male c'è?


I cani sono invitati ad arrampicarsi su ogni lavoro e interagire con le opere che potrebbero desiderare, cioè che significhi mangiare, bere o persino pigiare sull'arte. Rocky è stato intimamente coinvolto nella produzione della mostra fin dall'inizio, ed ha fatto da cavia (curatore) partecipando alle visite di studio con gli artisti mentre lavoravano sui loro pezzi.

Il giorno dell'inaugurazione stato comprensibilmente un grande momento per il curatore canino al Waterfront Plaza di Brookfield Place il 10 agosto. La Dawson, temendo che Rocky sarebbe stato sopraffatto dall'attenzione adorante che il pubblico rivolge in queste occasioni ai i curatori all'esordio, ha chiesto di non salutarlo. Durante la festa di apertura VIP, la coppia ha fatto una passeggiata della mostra, indicando i modi in cui ogni lavoro era stato creato pensando ai cani.


Tutte le opere sono state appunto pensate per i cani Eric Hibit per esempio ha presentato una scultura astratta multimediale, Harmony in blu e giallo (Sfere in Sospensione), con sfumature di giallo e blu, i colori che gli occhi di un cane sono capaci di riconoscere. Il Conclave , di Graham Caldwell, è un salotto per i cani, una sorta di versione ridotta di mobili per uso umano, spesso interdetti agli animali domestici. C'è anche una "cappella di Rothko" per i cani intitolata The Hand That Feeds, con un ritratto dell'inventore del biscotto per cani, James Spratt, che l'artista, Noah Scalin, ha interamente creato con biscotti per cani.

Penumbra Oasis di Eleanna Anagnos

Le opere più interessanti erano quelle con un elemento interattivo. Rocky è salito sulla Penumbra Oasis di Eleanna Anagnos, prendendo qualche sorso con calma, a forma di triangolo al centro di un suolo d'asfalto. Lo chef Dana Sherwood ha preparato uno splendido tableaux di elaborate torte in stile vittoriano, realizzate interamente con prodotti per cani. Rocky annusava, ma da vero professionista decise di astenersi dalle delizie culinarie fino a che l'esposizione fosse ufficialmente finita.


Rocky, che ha curato "dOGUMENTA" con la sua proprietaria, Jessica Dawson, con le "Confezioni dei cani e dei re" di Dana Sherwood. .

Rocky era anche troppo timido per esplorare la Fontana di Paul Vinet , ispirata ai dipinti "Oxidation" che Andy Warhol creava facendoci sopra pipì. Vinet ha concepito la sua opera come scultura partecipativa, che cambia colore e aspetto non appena i cani ci facevano la pipì sopra.

La mostra è stata voluta totalmente gratuita sia per gli esseri umani che per i loro amici, ma erano consigliate le prenotazioni, visto il grande successo ottenuto dalla mostra e poiché la capacità dello spazio, per godere la mostra (ovviamente...) era limitata ad un numero di cani prefissati alla volta.

Dawson propose per la prima volta "dOGUMENTA" all'inizio del 2016, e subito riscosse molto interesse. tra gli artisti interpellati; anzi, appena la notizia si sparse, furono gli artisti a proporsi. tutti i lavori esposti sono espressione della comune pratica coerente con la poetica che caratterizza l'artista, sono delle interpretazioni da un altro punto di vista.


Ci sono già dei programmi per spostare la mostra sulla strada, ma Dawson vede "dOGUMENTA" come solo l'inizio. "Posso immaginare un mondo in cui ogni parco per cani sia un parco di sculture, essenzialmente King Storm", ha dichiarato Dawson. "Sarebbe fantastico!"


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