L'ASSOLUTAMENTE IMPERDIBILE! L'incubo di perdersi l'evento che era meglio perdersi
Sarà capitato anche a voi di sentirvi dire “Ma come? Non ci sei stato? Non l’hai vista? Devi Assolutamente andare, è Imperdibile”, quante volte la conversazione è cominciata in questi termini quando si parla di arte, della mostra del momento o dell’ultima esposizione internazionale? Assolutamente Imperdibile! Già, difficile trovare il tempo per tutto e tutti, arduo il momento in cui può nascere un confronto tra le parti, tra chi è stato partecipe dell’evento e chi no.
Come si fa a scegliere di spendere il proprio tempo e discernere quello che vale la pena di vedere e quello che è da considerare solo “la moda del momento”? Non so. Ogni volta si trova sempre qualcuno disposto a far vedere che lui ne ha vista (di mostra) una più del diavolo, e tu no. È un’impresa problematica riuscire a partecipare e a vedere tutto quanto il mercato propone, come si fa a valutare tutto, a immagazzinare tutto, a bearsi di tutto, a fare tutto di tutto?
Tim Noble e Sue Webster
Qualche esempio? La Biennale d’Arte di Venezia, evento proposto ogni due anni che prevede un flusso immane di persone da tutto il mondo, padiglioni su padiglioni stracolmi di arte, artisti, gente, e poi le collaterali, gli spazi disseminati per la città lagunare, i progetti speciali, le mostre parallele che nascono sulla scia dell’esposizione internazionale. Oppure la recente edizione di ArteFiera a Bologna, che dura solo 4 giorni, poi c'è in contemporanea SETUp, la notte bianca, i musei aperti, l’offerta delle gallerie, gli artisti che vi ruotano attorno, i palazzi che si aprono per l’occasione, le feste, la moda, il cinema, la stampa, la tv, la radio… tutto sarà forse Assolutamente Imperdibile, (ma in qualche caso DECISAMENTE PERDIBILE) ma, aggiungerei, comunque sia DECISAMENTE IMPOSSIBILE!
Come si fa e si pretende di riuscire a fare tutto? Anche quando si pensa di aver visto e fagocitato la maggior parte delle cose proposte di sicuro al ritorno trovi qualcuno che se ne uscirà dicendo: “Hai visto il padiglione del Murmuri e quello delle Mauritius? E ridai con Assolutamente Imperdibile eccolo là! Te pareva? Io nemmeno sapevo che ci fosse un padiglione delle Mauritius e neppure mi è mai saltato in mente di capire che paese sia il Murmuri, e così con la faccia inebetita e stupita si resta a fissare l’interlocutore soddisfatto che sogghigna e rispondi: “No, non l’ho visto…” scatenando una valanga di parole che escono dalla bocca del tuo dirimpettaio che con i suoi bla bla bla racconta la meraviglia inconcepibile di ciò che ha visto decantando artisti e opere. Ora, non voglio peccare di presunzione, ma se non ne ho mai sentito parlare, se i nomi di questi artisti risuonano nelle mie orecchie per la prima volta, se le loro opere mai si sono fatte vive davanti agli occhi forse forse un motivo in fondo ci sarà o sbaglio?
Possibile mai che tutto quello che viene scartato o poco considerato sia davvero Assolutamente Imperdibile? Non si tratta solo di visibilità, mezzi, pubblicità e conoscenza, qui si parla di arte e diffusione delle immagini dove magari nel loro sperduto paese questi artisti saranno delle star conosciute, ma il loro linguaggio si perde poi nel marasma delle fiere e mostre fatto di altri artisti e di opere che, magari, parlano con un altro idioma più comprensibile, diffuso ed in linea con la cultura ed il tempo (anche futuro) del contesto.
Ed allora, incuriosito piu dall'entusiasmo del tuo interlocutore che ti magnifica l'imperdibile con uno sproloquio di aggettivi superlativi, la domanda te la poni e ci vai, magari di corsa prima che chiuda ed in effetti rimani colpito e sorpreso la mostra e l'artista è DECISAMENTE ED ASSOLUTAMENTE PERDIBILE! Certo, si possono nascondere delle vere chicche e preziosità in luoghi e situazioni quanto mai improbabili e sconosciute, ma spesso sono ben presto dimenticati e relegati alla realtà locale dalla quale provengono.
La verità è anche che questi grandi eventi artistici sono mal distriubuiti, quando c'è troppo tutto insieme e poi il nulla per mesi e mesi, e quando c'è il troppo spesso è alla rinfusa, privo di un filo conduttore coerente.
Tutto si fa Assolutamente Imperdibile perché, diciamolo, fa un po’ figo dirlo, crea quell’aura immaginifica che glorifica la persona come colei che non si ferma alle apparenze e alle mode del momento o che non si è accontentata del solito giro “che fanno tutti”, mentre tu, povero uomo comune che hai visitato i luoghi di massa non concedendoti nessun tipo di spazio ameno te ne ritorni come la restante massa soddisfatto a casa.
Ma diciamoci anche che a ben guardare, quelli dell'Assolutamente Impredibile sono poi sempre gli stessi, quelli che ne capiscono meno ed è colpa tua se li stai a sentire perchè per loro è Assolutamente Imperdibile solo ed esclusivamente ciò a cui sono andati loro e non tu; anzi, ci sono andati proprio per poterlo poi dire, anche se non ci hanno capito nulla.
Insomma, dovrei stare a sentire coloro di cui mi fido, in cui mi riconosco, a cui riconosco (e magari non condivido) un grado minimo di spessore e buon gusto, e di solito, guarda un pò, questi non parlano di Assolutamente Imperdibile, al massimo si spingono ad un "te lo consiglio".
Ebbene si, ne vado fiero! Perché togliere tempo e spazio a cose belle da vedere per gettare del tempo tra le sperdute opere di qualche paese mai sentito prima? Ci saranno altre mostre e padiglioni che non si sono visitati, altri visti e dimenticati, altri ancora proprio mai raggiunti, non tutto è accessibile alla visione e qualche volta qualcosa è anche (im)perdibile. La curiosità va appagata, ma va anche nutrita e discernita, ci sono realtà che meritano attenzione e altre meno, magari restando coi piedi per terra e non urlando al mondo che tutto ciò che gli altri si sono persi di vedere sia in effetti ASSOLUTAMENTE IMPERDIBILE!
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