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LUGLIO, 5 MOSTRE ED EVENTI DA VIVERE TRA ARTE, DESIGN E MODA


Luglio 2017, tra chi è in vacanza e chi è pronto ad andarci il calendario degli eventi d'arte e cultura si fa piu "arioso" e conquista grandi spazi ed un respiro che va dall'arte, al design alla moda. Con il caldo le mostre si fanno meno didattiche e piu esperienza e partecipazione. Ecco le 5 che abbiamo scelto per voi in Italia.
 

COLLEZIONE MAXXI - THE PLACE TO BE

Via Guido Reni 4A - 00196 Roma


Il MAXXI ripensa gli spazi dedicati alla collezione che triplicano a partire dal 6 maggio. L’allestimento della collezione inizia dalla piazza del Museo, animata da tre nuove grandi installazioni.

Prosegue poi senza soluzione di continuità al piano terra dove è allestita una video gallery permanente mentre in Galleria 1 ci accoglie uno spazio dedicato al cuore del patrimonio documentario del museo: l’Archivio di Incontri Internazionali d’Arte. Il percorso prosegue poi con oltre 60 opere d’arte, architettura e fotografia, con lavori dagli anni Sessanta fino alle più recenti produzioni.

Al Centro Archivi invece l’esposizione Interiors: dieci autori dalle Collezioni del MAXXI Architettura, tra cui Aldo Rossi, Carlo Scarpa, OBR, rappresentano attraverso progetti e parole le stanze del quotidiano.

In occasione di The Place To Be viene pubblicato il catalogo aggiornato della Collezione MAXXI Arte, organizzato in due sezioni: il catalogo generale delle opere e la sezione dedicata a premi, committenze e allestimenti tematici. Sarà inoltre disponibile l’e-book del Catalogo MAXXI Architettura, che comprende anche le nuove acquisizioni del 2016-2017.

 

IL FRAMMENTO COME STRUMENTO. Per un’archeologia dell’effimero

Maria Thereza Alves – Øystein Aasan e Piero Gilardi

Bologna, Galleria Enrico Astuni

dal 06.07.2017 al 28.10.2017

Le opere in mostra hanno in comune la volontà di adottare il reperto e il frammento per risalire ad un tutto, con cui puntano ad interrogarsi, da una angolazione anomala, sul possibile ruolo dell'oggetto artistico oggi. Le associazioni che questi artisti stabiliscono con le loro immagini/documenti evocano una narrazione più ampia attraverso la quale fanno riflettere l'osservatore non tanto sull'identità di una civiltà del passato, piuttosto su quella di cui fa parte. Tale narrazione di tipo “potenziale”, che attivano in presa diretta e in cui la presenza dell'osservatore è fondamentale, non rappresenta il punto di arrivo, bensì di partenza di un processo cognitivo e non solo di un'espressione formale. In questo modo gli artisti possono sollevare discussioni interessanti sia su quale sapere del modello occidentale è possibile tramandare adesso al tempo degli archivi digitali, sia sul cercare un nuovo rapporto tra oggetto osservato e osservatore nel “presente espanso” dei social media. Il loro obiettivo è quello di stabilire un dialogo aperto sulla contemporaneità, sulla cultura di riferimento con la quale le persone interpretano il reale e soprattutto sulla ricerca di un nuovo tipo di eticità dello sguardo sulle cose/informazioni. La speciale partecipazione di Piero Gilardi (Torino, 1942; vive a lavora a Torino) permette alla mostra di fornire stimoli ulteriori ai temi affrontati grazie alla presenza della scultura interattiva del 2001 dal titolo “Scoglio Bretone”, ma anche per mezzo di altri suoi interventi che nascono dalla volontà di caratterizzare in maniera “epifanica” gli ambienti espositivi..

 

IDIOTI

Via Luigi Porro Lambertenghi 6, Milano

a cura di Francesco Lauretta Fino al 29 luglio


Per chi è a Milano in questi giorni c’è una mostra idiota; idiota come chi di noi si ostina nel caldo torrido della città a cercare di perdersi non in stanze condizionate, ma lungo le strade, a nutrirsi di scorci bollenti, di parole dense , di attimi unici pesanti e pensanti, a sondare la pratica idiota nella sua massima espressione: quella dell’arte. Quattro gli artisti: Maurizio Cannavacciuolo, Fulvio Di Piazza, Francesco Lauretta, Marco Pace. ‐ sono artisti dolci, cresciuti responsabilmente e in completa beatitudine in spazi del silenzio, della solitudine, quiete. – seguendo le parole di Lauretta. Che ancora chiarisce: ‐Per Deleuze essere un “idiota” significa semplicemente non sapere quello che tutti sanno o quanto meno non darlo per scontato, ad esempio tutti danno per ovvio cosa siano cose come il denaro, il pensiero o l'uomo, fino a quando qualcuno non ha il coraggio di dire che non lo sa e chiede: che cos'è l'uomo? Questa persona per Deleuze è il filosofo, ad esempio Socrate o Cartesio. L'idiota che non dà nulla per scontato, che non è qui per leggere la verità che contiene nella sua tasca, è forse una delle persone più rivoluzionarie di sempre… Negli spazi della Bonelli l’istallazione è di un equilibrio disarmante, scevro da sensazionalismi, rigoroso e ci conduce immediatamente al senso, al silenzio chiaro di questa pratica idiota.

 

STRANGE PROSPECTIVES # di Emilio Nanni dal 21 giugno al 21 luglio 2017 Archiproducts Milano


“Una sorta di lotta estenuante su due livelli diversi, una forma di dualismo che per me rappresenta una risorsa necessaria e un travaso di stimoli e pulsioni a cui attingere. Credo di avere la fortuna di poter percorrere entrambe queste strade, con la consapevolezza di non sapere se si tratti di “Arte” o di “Design”, ma che rappresentano la mia vita”. Con questi presupposti, negli spazi di Archiproducts Milano dal 21 Giugno al 21 Luglio 2017, il designer Emilio Nanni presenterà per la prima volta il suo nuovo ciclo di lavori dal nome “Strange perspectives”. Basato sulla ricerca del segno ed una figurazione rarefatta, in bilico tra illustrazione e grafismo, tutti i lavori presentati sono disegnati con un segno nero a tempera, china e altro e realizzati su diversi tipi di carte provenienti prevalentemente da antichi testi del 700 e pagine di vecchi romanzi. A rappresentare la parte strettamente relativa al design, una selezione di prodotti disegnati per Billiani, Cyrcus, Saba, Pianca, Zanotta, che costituiscono una sintesi del suo lavoro di designer.

 

Roma - varie sedi

dal 6 al 9 luglio 2017

Al via la nuova edizione della kermesse capitolina dedicata all’universo della moda. Fra arte, musica e cinema, la rassegna consolida il suo carattere multidisciplinare.

Dal 6 al 9 luglio si snoda il fitto calendario di eventi in programma nell’ambito di Altaroma, a conferma della vocazione poliedrica del “festival romano”. Non solo moda, ma arte, musica, cinema, food & mixology nel progetto degli organizzatori sono chiamati a interagire e a fondersi, con l’intento di riflettere sul rapporto tra passato e futuro e sul passaggio generazionale nelle grandi maison. Al centro, la dichiarata, quanto vaga, aspirazione a un “nuovo Rinascimento”. Il Maxxi, l’Auditorium Parco della Musica e il Guido Reni District, ormai collaudato headquarter, disegnano il triangolo della manifestazione tra architetture contemporanee e suggestioni postindustriali. Il Flaminio è incoronato quartiere degli eventi romani.


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