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INAUGURATA AL MAMbo DI BOLOGNA LA RETROSPETTIVA DEDICATA A CHRISTIAN BOLTANSKY DAL CENTRO ALLE PERIF


Anime. Di luogo in luogo Christian Boltanski

26 giugno - 12 novembre 2017

È dedicato a Christian Boltanski il progetto speciale che la città di Bologna promuove in ambito culturale per l'anno 2017. L'autore francese, uno dei massimi artisti internazionali viventi, è protagonista di un articolato programma di eventi riuniti sotto il titolo Anime. Di luogo in luogo, promosso da Comune di Bologna e Emilia-Romagna Teatro Fondazione, in collaborazione con Associazione Parenti delle Vittime della Strage di Ustica e Regione Emilia-Romagna.

Il progetto, a cura di Danilo Eccher, si svolge da giugno a novembre attraverso un percorso scandito in vari interventi e diversi luoghi della città, che consente di presentare l’opera di Boltanski in tutte le sue dimensioni espressive: l'omonima mostra antologica al MAMbo, l'installazione performativa Ultima al teatro Arena del Sole, l'installazione Réserve presso l'ex bunker polveriera nel Giardino Lunetta Gamberini, il progetto speciale Take Me (I'm Yours) all'interno dell'ex parcheggio Giuriolo. Il progetto è inoltre anticipato a partire da metà giugno dall'intervento di arte pubblica Billboards realizzato nelle zone periferiche della città.

Christian Boltanski, Anime. Di luogo in luogo, veduta di allestimento presso / installation view at MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna, 2017. Photo credit Matteo Monti

Anime. Di luogo in luogo, pensato con la stretta collaborazione ideativa dell’artista, si compone di diversi momenti complementari in cui l’interazione tra arte contemporanea, tessuto urbano e società si sviluppa intorno ai temi della memoria e del trascorrere del tempo inteso come ineluttabile passaggio tra la vita e la morte. Concetti evocati dal titolo del progetto, che attraversa tempi, luoghi lontani, filosofie e religioni diverse. La scelta di omaggiare Christian Boltanski assume una pregnanza di particolare rilievo simbolico per la concomitante ricorrenza di alcuni anniversari che incrociano la storia di Bologna con quella di importanti istituzioni culturali: 10 anni di MAMbo e del Museo per la Memoria di Ustica, 37 anni dalla strage di Ustica, 40 anni di Emilia-Romagna Teatro Fondazione. È dunque con una priorità urgentemente avvertita che questo progetto intende radicarsi nel patrimonio storico, civile e culturale della città, generando una fertile relazione tra memoria e contemporaneo.

Christian Boltanski, Anime. Di luogo in luogo, veduta di allestimento presso / installation view at MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna, 2017. Photo credit Matteo Monti

Nucleo centrale dell'intero progetto, la mostra antologica Anime. Di luogo in luogo visibile al MAMbo dal 26 giugno al 12 novembre, la più ampia mai organizzata in Italia con 25 opere, tra installazioni e video di cui 2 esposte per la prima volta in Europa, rilancia il ruolo del museo non solo come luogo di conservazione ed esposizione del patrimonio ma anche, e soprattutto, come luogo di ricerca e produzione sulla cultura del presente. L’allestimento delle opere ripercorre la poetica di Boltanski da metà anni Ottanta fino gli anni più recenti e si articola in sale che affrontano i temi su cui si è concentrata con intensa continuità la sua ricerca: la scomparsa, il rapporto dialettico fra vita e morte, la fragilità della memoria e del ricordo, la scommessa contro l'ineluttabilità dell'oblio, il senso di tragicità intrinseco alla storia.

Christian Boltanski, Anime. Di luogo in luogo, veduta di allestimento presso / installation view at MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna, 2017. Photo credit Matteo Monti

L'imponente Sala delle Ciminiere, cuore del museo e dell'intero percorso espositivo, è occupata dalla struttura labirintica dell’installazione ambientale Regards: immagini sfocate di volti anonimi stampate in bianco e nero su un tessuto trasparente di grande formato provenienti dall'archivio fotografico personale dell’artista che, come conturbanti presenze fantasmatiche, il visitatore è invitato ad attraversare abbandonandosi al flusso del tempo e della memoria.

Al centro della sala appare la straniante preziosità di Volver, una forma piramidale alta circa 7 metri interamente ricoperta da coperte isotermiche dorate, materiali che richiamano le drammatiche immagini dei primi soccorsi prestati ai migranti. Il dialogo stabilito da Boltanski tra le due opere sembra suggerire un’immanente vicinanza tra le presenze/assenze di quei volti, di cui sopravvive solo uno sguardo evanescente, e i migranti, odierni fantasmi senza nome, per la comune privazione delle identità individuali.



VADEMECUM:


Anime. Di luogo in luogo Christian Boltanski a cura di Danilo Eccher

26 giugno - 12 novembre 2017

MAMbo - Museo d’Arte Moderna di Bologna | via Don Minzoni 14“

ingresso gratuito

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