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QUALI CONSEGUENZE AVRÀ LA PERFORMANCE DI BANKSY ALL'ASTA DI SHOTEBY'S? Critica al mercato, m



L'acrobazia di Banksy durante l'ultima asta serale di Sotheby's ha conquistato il mondo dell'arte ed è diventata immediatamente la notizia irrinunciabile, su Twitter e Banksy stesso su Instagram che esaltavano lo scherzo. Tutti ne parlano e probabilmente rimarrà il più memorabile scherzo del mondo dell'arte da anni; ed in effetti la burla è riuscita bene, piu nella sostanza che nella forma.


Banksy - Girl With Balloon​


Per chi non lo sapesse ancora, Girl With Ballon, una delle opere di Banksy più riconoscibili, si è autodistrutta meccanicamente poco dopo essere stata battuta per $ 1,4 milioni. Il tutto è accaduto davanti agli occhi dei partecipanti all'asta, i quali, apparentemente increduli, stavano cercando di dare un senso a quello che gli era appena accaduto davanti. Anche se il pezzo doveva essere l'ultimo lotto dell'asta, la vicenda ha oggettivamente oscurato le notizie sugli invenduti dei lotti precedenti della stessa asta. Quel "bip" distruttore paradossalmente ha sminuzzato tutto, tranne se stesso.


Il video pubblicato da Banksy a commento della sua performance


Questo drammatico finale della vendita serale di Sotheby's Contemporary, è avvenuto durante il culmine della settimana più affollata nel mercato dell'arte londinese, quando i collezionisti internazionali sono tutti raccolti lì per la fiera d'arte Frieze e i suoi eventi collaterali. Non si poteva scegliere momento migliore quindi per una "performance" di questo genere, il che oltre che aver lasciato il mondo dell'arte sbalordito, divertito e stupito, anche perplesso.

La vicenda pone alcune domande inevitabili: se Shoteby's sia vittima o complice, quale sia lo scopo ultimo di questo scherzo e quali effetti questo avrà sul mercato di Banksy; domande a cui i protagonisti ovviamente e volontariamente non daranno risposte: ci proveremo noi.


La nuova "Love is in the bin"


Per i nostri lettori, sapere che l'arte è dall'inizio dei tempi anche un bene scambiabile e quindi commerciabile non è un mistero, ma è altrettanto indubbio che negli ultimi decenni questo aspetto ha avuto una accelerazione, l'arte è diventata sempre più una merce da acquistare e vendere, ed il consumismo, uno dei bersagli preferiti di Banksy, è riuscito a inghiottire, divorare e sputare fuori proprio ciò che lo critica, Banksy compreso. Da questo punto di vista, molti descrivono lo scherzo di Banksy come rivoluzionario e ribelle. Jonathan Jones del Guardian, che non è esattamente un grande fan di Banksy, l'ha descritto come il miglior lavoro dell'artista in assoluto, definendolo "un capolavoro di performance radicale", evocando l'atto distruttivo come creativo già caro ad altri artisti.


Il banchetto per strada organizzato da Banksy a NY con sue opere a 60 dollari


E questa non è la prima volta che Banksy si fa beffe dei compratori e dei venditori del suo lavoro; nel 2007, ha pubblicato una stampa raffigurante una sala di vendita all'asta molto simile a quella di Sotheby's con il titolo, I Can not Believe You Morons Actually Buy This Shit. Un'altra volta, nel 2013, sul profilo social l'artista pubblica un video del giorno prima in cui un anziano signore a New York vende opere in "stile Banksy" a 60 dollari. Le opere erano originali e l'organizzatore lo stesso artista, ma i passanti ne erano all'oscuro considerandole delle imitazioni. Nel corso della giornata, grazie al banchetto, Banksy ha venduto opere raccogliendo 420 dollari, per opere il cui valore complessivo stimato intorno ai 200mila dollari. Tra gli acquirenti delle opere di Banksy ci sono stati un ragazzo che cercava qualcosa per decorare la sua casa di Chicago e una signora, che ha comprato due quadretti facendosi fare uno sconto del 50 per cento.


Questo ultimo scherzo è la vera opera d'arte, appartenente a una tradizione di distruzione nell'arte che ha solo cento anni. Sul suo account Instagram, Banksy stesso ha sottotitolato il video spiegando il meccanismo dello scherzo con una citazione erroneamente attribuita a Picasso: "Anche la voglia di distruggere è un impulso creativo". Sebbene questa citazione sia in realtà di Mikhail Bakunin, Picasso descrisse una volta la pittura come "una somma di distruzioni". In effetti, la creazione e la distruzione sono state a lungo intrecciate, riprendendo un pò il concetto del fisico Levosier: "nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma".


Uno spunto così interessante non poteva non stimolare schiere di gli artisti; dai Dada che volevano distruggere la cultura europea delle belle arti e la sensibilità consapevole, agli artisti del Surrealismo hanno cercato di distruggere la ragione stessa, Mirò voleva "distruggere tutto ciò che esiste nella pittura", Jean Tinguely ha fatto esplodere la sua gigantesca scultura Homage to New York nel giardino del MoMA e, più recentemente, Michale Landy ha raccolto tutti i suoi 7.227 effetti personali e li ha distrutti pubblicamente.


Jean Tinguely Homage to New York


Nei primi anni '60, l'artista Gustav Metzger ha coniato il termine arte autodistruttiva per descrivere opere d'arte radicale fatte da lui stesso e da altri, in cui la distruzione faceva parte del processo di creazione dell'opera.

Giocando in un'economia dello spettacolo, Banksy ha fatto una dichiarazione forte in un palcoscenico perfettamente impostato. Sebbene questa sua critica intelligente del commercio mondiale dell'arte ha fatto scodinzolare più i finanzieri che i semplici appassionati d'arte, resta infatti un dato oggettivo: con questa performance, il mercato dell'arte ne ha beneficiato piu che esserne danneggiato, ed i prossimi pezzi di Banksy che andranno all'asta schizzeranno alle stelle.


PUNIRE IL MERCATO DELL'ARTE

A dimostrazione del possibile effetto boomerang, o se volete della capacità del mercato di assorbire tutto e rilanciare, ci sono le conseguenze pratiche della performance di Banksy; Sotheby's ha comunicato, con un post su Instagram che l'autrice dell'offerta più alta (arrivata per telefono) "ha confermato di voler acquistare il nuovo lavoro che è stato creato nelle nostra sala d'esposizione" e che l'opera cambierà semplicemente nome in "love is in the bin" (l'amore è nel cestino).


A questo punto, presumibilmente la "nuova" opera, varrà più della prima "versione" probabilmente sarebbe intelligente da seguire. Ma gli effetti "secondari" della performance hanno anche raggiunto il ridicolo; c’è qualcuno che ha frainteso il significato dell’accaduto, e ha tentato inutilmente di lucrarvi sopra, si tratta del proprietario di una delle 600 copie originali della “Ragazza con palloncino”, da lui stesso pagata £40.000, che, armato di taglierino, ha sminuzzato l’opera di Banksy tragliandola a striscioline. Ha poi chiamato la casa d'aste londinese chiedendo se poteva rivenderla a un prezzo più alto, ma gli è stato risposto che il valore della sua opera vandalizzata è sceso a non più di una sterlina.


A far riflettere sull'eventuale coinvolgimento di Shoteby's, che ovviamente nega, è in primo luogo l'indubbio effetto mediatico e pubblicitario che ne ha ricavato e questo è certamente il piu evidente contrappasso alla performance di Banksy. Alcuni hanno sottolineato che la cornice stessa, grande, pesante e in stile vittoriano, che riflette la conoscenza della storia dell'arte di Banksy ed il suo gusto per i contrasti, ma il punto non sta nello stile ne nella presenza della cornice ma nel suo decisamente insolito spessore, che appunto custodiva il meccanismo, come si vede nel video pubblicato dallo stesso artista.


La sede londinese di Shoteby's


Sotheby's sostiene di aver chiesto di rimuovere il lavoro dalla cornice prima della vendita, ma gli sarebbe stato risposto (da chi?) che il telaio era parte integrante del lavoro e che la sua rimozione non era un'opzione. In questi tipi di situazioni, che sono piuttosto comuni, la casa d'aste non interferisce. Quel che invece ci fa riflettere è la tempistica della triturazione: non appena battuto il prezzo di aggiudicazione, il meccanismo si è azionato, non sappiamo come, ne curiosamente la casa d'aste lo dice, le opzioni logiche sono due: o era presente Banksy o chi per lui (e questa sarebbe una seconda notizia) oppure la casa d'aste...



IL FUTURO DELL'OPERA


Mentre una dozzina di queste immagini di Girl with Balloon sono state vendute per oltre $ 100.000 nel corso degli anni, Bonhams ne ha venduto una per $ 478,819. Includendo queste nei lotti della vendita serale, Sotheby's mira ad aumentare la visibilità di artisti e corpi di lavoro che stanno acquistando valore. Poiché la stima più alta per il lavoro è stata di $ 395,624, l'ultimo prezzo di aggiudicazione di $ 1,4 milioni è stato una sorpresa. L'ultima opera di Banksy's ad far bene all'asta è stata una collaborazione con Damien Hirst. I critici d'ell'artista fanno notare che in realtà le iniziative anti-mercato di Banksy si rivolgono esclusivamente al secondo mercato, cioè alla ri vendita delle opere tra collezionisti e non all'acquisto delle opere direttamente dagli artisti.


É legittimo chiedersi come questo evento influirà sul mercato di Banksy e se potrebbe spaventare nuovi potenziali acquirenti, la risposta è di assoluta semplicità: le prossime aste di opere di Banksy saranno un successo di mercato.

La logica del tardo capitalismo che controlla il nostro tempo è di sublimare qualsiasi potenziale ribellione e trasformarla nel suo opposto.

Banksy nel suo studio


Sebbene l'autodistruzione sia una delle azioni più difficili da assimilare per il mondo dell'arte commerciale, abbiamo visto che, distruggendolo, Banksy ha in realtà moltiplicato il prezzo del lavoro. In effetti, L'opera non è stata distrutta, ma solo alterata, in quanto il meccanismo di triturazione ha consumato solo metà della stampa, rendendola ancora più unica, così come questa storia e la pubblicità che orami gli sta dietro potrebbero rendere questo lavoro, e gli altri 24 esempi della serie, solo più preziosi. In questo caso, ad essere beffato sarebbe Banksy stesso.


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