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Cosa vedere a Mantova: capitale italiana della cultura 2016 

Visitare Mantova ed  immergervi nella Capitale italiana della cultura 2016 non potrà lasciarvi delusi! Mantova: patrimonio mondiale dell’umanità
Mantova si estende lungo la sponda destra del fiume Mincio ed è circondata da tre piccoli laghi che la fanno sembrare sospesa sull’acqua e immersa in un paesaggio quasi irreale e senza tempo.
Dal luglio del 2008 Mantova, insieme alla vicina Sabbioneta, è entrata a far parte della Lista del Patrimonio Mondiale dell’Umanità, per la presenza di eccezionali testimonianze dell’epoca rinascimentale e non solo.

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Cosa vedere a Mantova


Mantova è una città che si deve visitare a piedi oppure usando i tantissimi percorsi ciclabili, che costeggiano tutta la sponda inferiore dei laghi e da cui si può immaginare la bellezza di questo luogo, che la famiglia dei Gonzaga conquistò nel 1328, trasformandola in una delle città più raffinate del Rinascimento.
Le tracce del suo glorioso passato si trovano ancora oggi negli edifici del centro storico, che costituiscono un museo diffuso meraviglioso e non è facile selezionare cosa vedere a Mantova.
 

  • Il primo luogo da vedere a Mantova è sicuramente Piazza Sordello, che rappresenta il cuore della Mantova Rinascimentale e su cui si affacciano il Palazzo Ducale, il settecentesco Palazzo Bianchi (o Palazzo Vescovile), Palazzo Bonacolsi (detto anche Palazzo Castiglioni) e il Duomo.

  • Il Duomo, ovvero la Cattedrale di San Pietro è la principale chiesa di Mantova.

       Costruita alla fine del Trecento e ristrutturata da Giulio Romano, il quale ha lasciato molti dei suoi capolavori in città e alcuni di           essi si trovano proprio nel Palazzo più importante che si affaccia su Piazza Sordello, Il Palazzo Ducale.

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  • Il Palazzo Ducale è stata la residenza dei Signori di Mantova fino al Seicento e con i suoi cortili, le sale splendidamente decorate, i numerosi edifici collegati da corridoi e gallerie ed i giardini è tra le regge più grandi d’Europa. Al Palazzo Ducale è collegato il Castello di San Giorgio, costruito alla fine del 1300, che custodisce la Camera degli Sposi, il capolavoro Andrea Mantegna.

 

  • Non lontano da Piazza Sordello si trova il Teatro del Bibiena voluto Maria Teresa d’Austria e costruito da Antonio Bibiena.

        Si tratta di un vero gioiello barocco inaugurato nel 1769 con un concerto dell’allora quattordicenne Mozart e che ci racconta un         po’ della storia di Mantova all’indomani della caduta della famiglia Gonzaga, quando la città perse potere ma non lo splendore.    

 

  • Della dominazione austriaca sono molte le testimoniane da visitare a Mantova e oltre al Teatro del Bibiena c’è anche la biblioteca pubblica, detta Biblioteca Teresiana perché fondata da Maria Teresa d’Austria.

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  • A pochi passi da piazza Sordello si trova Piazza Mantegna dove si erge la maestosa Basilica di Sant’Andrea. Progettata da Leon Battista Alberti, fu edificata a partire del 1472 e custodisce la reliquia “del Preziosissimo Sangue di Cristo”        portata a Mantova dal centurione romano Longino, il cui monumento funebre si trova qui ed è stato realizzato da                         Andrea Mantegna.

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  • Appena usciti dalla Basilica di Sant’Andrea si può ammirare e raggiungere con pochi passi la Rotonda di San Lorenzo, la più antica chiesa di Mantova e che si trova accanto al Palazzo della Ragione e Palazzo del Podestà.

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  • Uno dei più preziosi gioielli di Mantova è il Palazzo Te. Opera di Giulio Romano e voluto da Federico II, sorge in una zona anticamente paludosa e fatta bonificare dai Gonzaga. Questo era il palazzo dove il principe poteva dedicarsi allo svago e dove poteva tenere feste e ricevimenti. Tutto l’edificio e le sue decorazioni sono un capolavoro assoluto della storia dell’arte, ma il luogo più affascinante è la Sala dei Giganti, che riproduce un’illusione prospettica che da la sensazione di entrare all’interno della scena rappresentata.

 

  • Non si può lasciare il territorio di Mantova se prima non si visita la vicina Sabbioneta, che ha ottenuto insieme a Mantova il prestigioso riconoscimento di Patrimonio dell’Umanità ed è la città ideale del Rinascimento. Costruita tra il 1556 e il 1591 per volere di Vespasiano Gonzaga Colonna circondata da alte mura difensive. Fu un piccolo Stato indipendente tra il Ducato di Mantova e il Ducato di Milano, che conserva intatta la struttura urbanistica originale.

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